“Un passato senza veli. Le grandi dive del Burlesque.” è lo spettacolo realizzato da Giulia Di Quilio di cui è anche interprete, andato in scena all’Off-off Theatre di Roma.

Di Ester Campese

E’ stato un grande successo lo spettacolo dal titolo “Un passato senza veli. Le grandi dive del Burlesque.” realizzato da Giulia Di Quilio di cui è anche interprete, andato in scena all’Off-off Theatre di Roma. L’accattivante tematica da sempre è molto seguita spesso più dalle donne, soprattutto quelle che risultano avere maggiore consapevolezza di sé.

Si legge nella sinossi: Una One-Woman Show in piena regola, per raccontare la Golden Age dell’arte più femminile che esista: il Burlesque. Ed è proprio così lo spettacolo, un’ora e mezza circa, è di grande tenuta e scorrevolezza. A calarci nelle magiche atmosfere di quegli anni, la musica del quartetto composto da Vincenzo Meloccaro con il suo sax e clarinetto, dal contrabasso di Stefano Napoli, il piano di Mauro Scardini e i ritmi della batteria di Alessio Renzopaoli.

Un raccontare e percorrere la storia di quest’arte attraverso le protagoniste, tra dive e storie di donne che prima di oggi hanno saputo imporre la loro personalità e quel senso di libertà per loro urgente e irrinunciabile. Storie dai tanti risvolti a volte meno fortunate di altre che hanno invece incontrato le luci della ribalta. Storie che l’autrice aveva già narrato nel suo libro “Eros e burlesque”, adattato a scenografia teatrale la cui drammaturgia è stata curata da Valdo Gamberutti.

Ecco dunque il racconto del conflitto tra Sally Rand e Faith Bacon che a colpi di cause e tribunali si contesero la maternità dello spettacolo di piume, nato per aggirare il divieto di nudo in teatro. Questo era infatti possibile solo prevedendo pose plastiche e statuarie, per cui nel momento in cui i ventagli svelavano il corpo, dovevano essere ferme, salvaguardando invece, con i ventagli chiusi, la sensualità dei movimenti e dello spettacolo, in quel suggestivo vedo/non vedo. Ma molte sono le dive che hanno interpretato questa arte ognuna a modo proprio e Giulia Di Quilio a diverse di loro ha voluto dedicare il suo omaggio. Convincentissima in Marilyn Monroe e Bettie Page che non erano proprio dedite al burlesque, ma che in quell’immaginario collettivo dei tempi, con la loro femminilità ricalcavano in qualche modo il filone, essendo autentiche, determinate e “semplicemente” loro stesse.

Soprattutto non essendo omologate ai dettami sociali del momento, ma assolutamente originali. La storia passa anche da Gipsy Rose Lee, Diva opportunista e dall’indimenticabile Rita Hayworth con passaggi di musica e video-immagini dell’epoca.

Nello spettacolo parte da se stessa Giulia, per affrontare questo percorso della storia del costume, spiegando anche la scelta del suo nome d’arte “Vesper Julie”. Dice di essersi ispirata alla storia di 007 e alle sue bond girl. In particolare a Vesper Lynd, l’unica riuscita a far capitolare James Bond in amore. Racconta poi con grande ironia, caratteristica propria del Burlesque, le sue prime esperienza. Tra queste come ha deciso una sera guardando in TV, Dita Von Teese, che questa sarebbe stata la sua strada.

Si comprende in ogni caso la sua pregressa storia di attrice. Sa mantenere il palco in modo spettacolare e con grande spontaneità, avvincendo il pubblico. Scorre così la serata in modo davvero piacevole e per inciso la sala era gremita. Tantissimi cambi di costumi, realizzati da Maria Freitas, molto scenografici e che sottolineano la silhouette della bella Giulia.

 

Credito Ph Daniele Cama
(fonte Fb page artista)

Di VipGlam

Lascia un commento