Voglio partire dalle piccolo incongruenze che trovo. La copertina? Sembra un disco di Bersani, un disco pop, nel capire dal titolo che siamo a Napoli allora il pop diviene neo-melodico, forse trap. E invece è un bellissimo disco di un cantautore forte nella scrittura, intenso nella voce e soprattutto acustico nel DNA di questo suono che principalmente si regge su una chitarra e una voce al più rinforzata da linee corali. Altra incongruenza proprio nel suono: acustico? Ma perché allora andarlo a “sporcare” con sezioni di drumming e di basso che sono semplici colori e pure poco gustosi? Niente che entra a fare la differenza ma qualcosa sembra messo li in un modo troppo didattico e sintetico… invece il suono acustico di Dario Cuomo meritava secondo me di essere celebrato in senso ampio.

“Vence sempe ‘a sera” è il nuovo EP del cantautore campano Dario Cuomo uscito per Scrz Label di Saverio Tufano e distribuito da Altafonte Italia. La scrittura, dicevamo, accattivante, sexy nello sfoggiare quella sofferenza di vita e di emozioni, una voce da vero “neomelodico” di quartiere che però mai si svende e anzi trasporta tutto il suono dentro un profilo pop nazionale. Siamo a due passi dalle scritture di Dario Sansone, siamo a tre passi dal gusto “world” che ha Roberto Colella e così via fino a quel che sarà il suo vero nuovo disco. E a guisa di bandiera di tutto ascoltiamo il suono, la melodia, la forza di “Napucalisse” (immaginandola sempre acustica, senza batteria dalla metà in poi…). ha forza Dario Cuomo, chitarra e voce ha forza… avrebbe potuto permettersi il lusso di avere fiducia.