La sua forma di psichedelia ha sorpreso un po’ tutti proprio per l’anacronistico modo di sembrare attuale. Una frase potente ma anche densa di piani di lettura altri. Luca Amoroso sa bene che dovrà dimostrare tanto con il suo disco visto che questi primi singoli giocano col suono, con la lirica profonda, con la quiete. E di notte il senso di paura, di smarrimento, un tradimento prima con se stessi e poi con il resto che vive attorno. esce “La lamentela delle quattro e un quarto” ed è un passo verso…

Partiamo da questa copertina decisamente surreale. Un pubblico. Una casetta in lontana e la parete di un’altra da vicino. Come possiamo leggerla?
Piuttosto inquietantemente. Le ombre ci osservano da lontano, un personaggio è dentro la casetta, non si capisce dove è il bene e dove il male. Le ombre stanno andando da quella persona, una cosa è certa.

Secondo singolo, uno decisamente lontano dall’altro… come possiamo immaginarci il futuro del disco intero?
Il disco tratterà il tema del peccato , del ricordo e delle emozioni carnali, ci saranno tante sfaccettature dentro.

E per quanto riguarda invece le tue foto? Sei decisamente distante dalla moda estetica che impone la società… impone… brutta parola… ma tant’è… che ne pensi?
Come ho sempre detto in diverse occasioni voglio che le mie foto siano vere e rispecchino veramente il mio personaggio nelle sue diverse sfaccettature.

Il tradimento è un altro nodo centrale di questo brano. Per te co’è e che peso ha nella società moderna?
Sembra quasi inevitabile. Mi fa paura ecco che ne penso. Mi sembra che sia quasi insito nelle relazioni e addirittura inevitabile certe volte. Ma spero di sbagliarmi e di ricredermi. Ma questo è quello che penso adesso in questa ponderazione che ho fatto finora.

Luca Amoroso indossa maschere nella normalità? Anche perché, in fondo, la canzone è una maschera…
Più che indossare maschere diciamo che voglio essere un trasformista nelle mie canzoni e dare voce a diverse storie e diversi personaggi o animali.