di Ester Campese

Alla 41/a edizione del Premio Ischia (2022) tra i premiati spicca il nome di una persona di grande valore e spessore: Giovanna Botteri. Corrispondente da tempo per la Rai, ci ha anticipato da Pechino il dramma del Covid. Passati solo pochi mesi anche noi in Italia siamo travolti dalla pandemia. Il Premio le viene riconosciuto con la motivazione di “Giornalista dell’anno”. La qualificata giuria che l’ha insignita del Premio è presieduta da Giulio Anselmi, presidente dell’Agenzia ANSA.

Giovanna Botteri, in questo anno, è stata umiliata, beffeggiata, schernita per il suo modo di essere e di presentarsi. Persone infide che piuttosto che apprezzare ciò che è si sono soffermate su dettagli insignificanti come il suo di vestire, i capelli bianchi (un tratto distintivo tra l’altro molto personale e bello), per i maglioni e il suo non omologarsi a stereotipi. Si affrettano, queste persone, a suggerire come dovrebbe comportarsi o comparire poiché volto femminile della TV.

E, in tutto questo lei che fa? Nessuna piega, da grande donna quale è, nessun rilievo, nessuna risposta (non la merita nemmeno data la bassezza del contenuto) né nessuna offesa per nessuno. Solo (forse tra sé e sé) una lieve alzata di spalle di fronte a queste inutili critiche. Da persona fattiva, continua invece concentrata come sempre a fare ciò che ama fare. Anzi lo fa così bene che a distanza di poco tempo è premiata per la sua serietà, per il non schierarsi, per il comprendere il vero senso delle cose. Dunque eccola ricevere il suo tributo a Ischia come “Giornalista dell’anno”.

Una bella rivincita, seppur lei, superiore persona qual è, nemmeno volge lo sguardo verso chi le ha mosso qualche pallido eco di parola, in lei nessuna traccia di rivendicazione, e ai suoi bellissimi 63 anni è, e lo sarà sempre, la numero uno, Donna che ha fatto la storia del TG per l’Italia.

Con lei un’altra donna e giornalista di spessore “Laura Delli Colli” anche scrittrice ed autrice di diverse pubblicazioni dedicate al cinema e ai suoi protagonisti, nonché Presidente della Fondazione Cinema per Roma.

Ancora in questa manifestazione diversi altri giornalisti sono premiati. Vogliamo ricordare, Gianni Minà, che riceve il Premio come Giornalista dell’anno per l’informazione sportiva. Tra i premiati anche Andrea Vianello miglior scrittore dell’anno 2020 e Giovanni Grasso, Consigliere per la stampa e la comunicazione del Presidente della Repubblica.  

Tra i premiati anche Andrea Fazzetta, Gennaro Sangiuliano e Antonio Troise. Un tributo va anche a chi opera nel web e precisamente alla Tpi Informazione senza giri di parole che riceve il Premio Ischia Web e un riconoscimento speciale va all’Eco di Bergamo.

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