Elton John iconica Rock Star sta per lasciare i palchi live.
di Ester Campese
Lo stesso artista dai social lancia un messaggio inequivocabile. Il tour «Farewell Yellow Brick Road» sarà l’ultimo. In un post infatti dice: «È difficile credere che avrò solo una manciata di spettacoli rimasti prima di concludere le mie ultime esibizioni negli Stati Uniti». Analogo annuncio il cantante lo fece nel 2018 dichiarando che al termine del tour con cui avrebbe raggiunto i 52 anni di esibizioni live si sarebbe ritirato.
Il Final Tour, di fama mondiale che inizierà il 27 maggio 2022 a Francoforte, farà tappa anche nelle altre principali città europee come Milano, Liverpool e Parigi, dopo il Nord America la cui prima tappa è prevista al Citizens Bank Park di Filadelfia il 15 luglio 2022. Il 2023 inizierà con due spettacoli ad Auckland, in Nuova Zelanda a fine gennaio (27 e 28 gennaio) per proseguire in Australia prima che il leggendario tour di 4 anni si concluda.
Elton John, all’anagrafe Reginald Kenneth Dwight, nasce il 25 marzo 1947 in un sobborgo di Londra (a Pinner). Già da giovanissimo a solo tre anni inizia a suonare. La sua passione lo porta ad appena undici anni a vincere la borsa di studio alla Royal Academy of Music di Londra. Tre anni dopo forma il suo primo gruppo, i Corvettes. Ma la svolta avviene nel 1967 quando incontra (a seguito di annuncio sul New Musical Express) il compositore di testi Bernie Taupin. Da lì nasce Elton Hercules John, poi abbreviato in Elton John. La sua carriera decolla con tanti successi e sulla stampa statunitense viene chiamato il “nuovo messia del rock”.
La sua musica primordiale si evolve e dagli arrangiamenti orchestrali passa al piano. Ma tutte le storie hanno anche degli “inciampi” e così accade anche per i miti come Elton John. Si separa da Taupin e affronta un periodo difficile. Cade il “Rocket Man” ma sa rialzarsi, supera i suoi problemi di salute dovuti ad una operazione alla gola per un tumore per fortuna benigno e supera anche l’eccesso di droghe.
Costituisce la Elton John AIDS Foundation e attraverso la raccolta fondi con i suoi concerti sostiene la lotta contro l’HIV. Compone Tim Rice colonna sonora del film di Disney THE LION KING. Poi nel 97 rivede il pezzo “Candle in the wind” che canta al funerale di Lady Diana sua cara amica. Con questo omaggio diviene “Sir” La sua carriera riprende il volo fino a che ritornano i problemi di salute che gli fanno cancellare diversi impegni. Nel 2019 esce la prima autobiografia “Me”.
Nel 2020 l’artista scopre di avere una polmonite, ma il “Farewell Yellow Brick Road” è per lui un baluardo, deciso a portarlo a termine, prima di lasciare i palchi del live.