Daut sceglie il futuro probabilmente anche se in fondo ha ragione lui: c’è tutto nella sua storia. “Love” lo lasciamo girare con questo pigli che sa molto di distopia e allegorie future… ma è vero anche che il suo è un rap metropolitano ed è anche ampiamente ancorato a scuole classiche. Anticipa così “Hate n’ Love”, un Mixtape (tanto per andare a spasso nel tempo). Ed il gusto estetico diventa il centro…

L’estetica che si unisce alle nuove forme di cantautorato: qual è la direzione di DAUT? Presente, passato o futuro?
Se mi basassi su ciò che ho pubblicato finora, potrei anche dire tutte e tre le direzioni, ma se devo scegliere andrei per il futuro.
Anche se cerco delle vie diverse per comunicare, sperimentando molto, devo ancora trovare una strada precisa. Nell’ultimo anno, però, mi sono affacciando a uno stile cantato più pulito, che mi ha regalato nuove sfide e la sensazione di aver trovato la mia singolarità.

Odio e amore. Un viaggio che nel mentre cosa porta e dove porta?
Questo progetto è una mia visione del continuo ciclo dell’amore e dell’odio.
Vorrei che le persone, ascoltandolo, capissero che siamo continuamente circondati da questi due poli opposti e che questi spesso si mischiano in ciò che proviamo per le cose che viviamo sulla pelle. Tutto questo ovviamente è interpretato a mio modo in base alle mie esperienze.

Quanta biografia personale c’è?
Abbastanza, anche se ho iniziato solo da un paio d’anni il mio percorso ufficiale nella musica, posso dire di aver già fatto dei passi importanti.
“Bolla”, il mio primo singolo, e “MAUI EP”, il mio primo progetto ufficiale da indipendente, venuti alla luce soprattutto grazie al rapporto nato con Papi Pech, il mio attuale manager, per me sono state le prime tappe, mi hanno fatto capire i sacrifici l’impegno e la costanza necessari per muoversi nella musica.
Ho collaborato con vari artisti, alcuni di rilievo come Vacca, Jack the Smoker e Rico Mendossa. Quest’ultimo nel singolo “Outfit Nero”, il mio brano più ascoltato.
Dopo la fine di quella stagione ho iniziato a lavorare a del nuovo materiale. “Pensaci”, col suo tono diverso dal solito, ha fatto da chiave per l’apertura di un nuovo progetto, “Hate N Love”, un Mixtape che spero mi e vi regali qualcosa di nuovo.

La voce nel mix è stata prodotto con moltissima cura: che lavoro hai dedicato e che direzione vuoi intraprendere? Per arrivare dove?
Se il suono ha reso al meglio lo devo soprattutto a Lil D, il mio produttore, che con la sua mano versatile è riuscito a creare l’accompagnamento perfetto per il brano. Un dettaglio che può sfuggire sono le voci in sottofondo che arricchiscono l’ambiente, dando l’idea di un pub in cui mi sto esibendo con questo brano, che, come l’amore che non arriva a chi lo cerca, non raggiunge i tavoli.
Un altro fattore che ha sicuramente aiutato la creazione di questo pezzo è lo studio della voce, grazie alle mie lezioni settimanali di canto. Queste ultime saranno fondamentali per la realizzazione dei miei prossimi progetti che, spero, avranno all’interno una capacità e un controllo vocale ancora migliore.

• La copertina: lo sguardo, gli occhi sono mascherati. L’identità si perde. Non serve? Non importa? Come la leggiamo?
La benda sugli occhi rappresenta il nostro essere ciechi davanti all’amore, il sentirlo non potendolo vedere, che si collegato al sottile sorriso sul mio volto.