Giornalisticamente parlando le risposte lapidarie sono sempre da evitare. Ma qui siamo dentro le trame del cemento rionale, la provincia e la metropoli. Il dissenso Rap passa anche da forme simili. JustMood, al secolo Matteo Ionica, sforna un disco come “Youngstar”, un Ep di grande scuola classica. Al centro il velenoso modo di non starci dentro. Ne sfarzi ne eccessi, soltanto la libertà di essere se stessi.
L’estetica o il messaggio? Cosa sceglie JustMood?
Il messaggio rimane, l’estetica va dimenticandosi.
A proposito di estetica: come hai scelto questi suoni? Sembrano molto aderenti a scuole classiche o sbaglio?
È stata una scelta naturale, in base ai miei gusti e alla mia personalità. L’utilizzo delle scuole classiche avviene solo in alcuni pezzi e testi, non ho basato tutto il progetto su ciò.
A proposito di messaggio: rivalsa, resistenza o resilienza?
Rivalsa.
Al rap restituiamo sempre l’immagine di sfarzo droghe e trasgressione. In questo disco ritrovo molta semplicità o sbaglio?
Ho voluto mantenere una linea semplice ma dettagliata nella persona quale sono io, non va preso tutto con semplicità ma tutto è riflesso della mia personalità.
Torino come e quanto ha contaminato questo suono?
Torino ha contaminato poco il suono proposto nell’Ep, infatti mi la maggior parte dell’ispirazione la prendo dal mondo Americano.