
Benvenuto carissimo Salvatore e grazie per avermi concesso il tuo tempo per questa chiacchierata. Vorrei
partire subito dal tuo ultimo lavoro l’album “Vieni Via con Me”, ce ne parli come è nato questo progetto?

Nel vostro repertorio molte canzoni che sono degli evergreens per svariate generazioni, che riportate in chiave jazz come dicevamo nella presentazione. Cosa rappresentano per te?
Quei brani rappresentano la mia infanzia. Quando, da piccolo, sentivo fischiettare a mio nonno molti dei temi inclusi nel mio album.
Il vostro sound, davvero piacevolissimo, riscuote innumerevoli consensi e vi porta a girare in tour con molte date. Ci vuoi raccontaci di queste esperienze?
Queste esperienze ti gratificano più di qualsiasi altra cosa. Perché questa musica esprime la gioia di vivere. Le cose belle e positive della vita.
Salvatore dai tuoi esordi ad oggi la tua concezione di jazz è cambiata?

Secondo la tua opinione personale, come si coinvolge il pubblico più giovane rendendolo partecipativo?
Il pubblico più giovane si coinvolge con una corretta e completa istruzione. Che deve partire dalla scuola, da una buona educazione e formazione musicale che nel nostro Paese è latente. Insufficiente.
Vuoi svelarci quali sono i prossimi impegni?
Gli impegni più imminenti mi coinvolgono come primo trombone dell’Orchestra Jazz Siciliana. Già a partire da lunedì prossimo, suoneremo al Teatro Massimo con Fabrizio Bosso, solista. Poi, mentre stiamo definendo i concerti per lanciare il mio album, abbiamo dei concerti d’orchestra estivi a Taormina e in diverse altre località turistiche.
Grazie ancora carissimo Salvatore per questa chiacchierata e un grandissimo in bocca al lupo per tutti i progetti futuri ed in corso.
Intervista di Ester M. Campese