Presentata, il 24 ottobre, alla Sala Gianfranco Imperatori presso l’Associazione Civita a Piazza Venezia, Roma la Giornata di Studi con tema: “La pittura del rinascimento a Venezia e nel suo stato da mar”.

Nel corso del convegno organizzato a cura di Maria Grazie Chiappori che ha introdotto l’incontro insieme a Donatella Schurzel, moderatrice dello stesso, con diversi gli illustri relatori intervenuti che hanno esaminato alcuni aspetti della storia e dell’arte veneziana proponendo aggiornamenti attributivi e critici, allargando lo sguardo ai diversi territori che, dall’Adriatico al Mediterraneo orientale, componevano, secondo la definizione quattrocentesca, lo stato da mar, cioè l’impero marittimo di Venezia.

Tra gli eccellenti relatori gli interventi si sono susseguito con:

– Il Prof Enrico Malizia, che in ambito letterario ha avanzato la sua suggestiva ipotesi di un viaggio di Bosch a Venezia, esaminando i trittici del Maestro fiammingo pervenuti e tuttora conservati nelle Gallerie dell’Accademia.

– Visnja Bralić  che ha presentato alcune miniature risalenti alla seconda metà del Quattrocento, riconducibili alla mano del Maestro di Pico.

– Marco Bussagli  che ha offerto una nuova lettura di alcuni capolavori del grande Tiziano, in relazione alle valenze simboliche che la costruzione prospettica può sottendere.

– Monica Grasso che ha proposto un “caso iconologico” riferito alla figura di San Sebastiano nella produzione pittorica veneziana.

– Emilio Spedicato che ha ricostruito, sulla base delle testimonianze evangeliche, la realtà storica di Maria Maddalena, figura ricorrente – pur con accenti interpretativi diversi – nell’iconografia veneziana.

– Maria Grazia Chiappori nei suoi interventi ha infine esaminato alcuni aspetti relativi alla diffusione dell’arte pittorica veneziana nei centri istriani e dalmati soffermandosi poi su una nota sull’iconografia di Maria Maddalena.

La Giornata di Studi si riproponeva infatti di introdurre il pubblico romano, numerosamente intervenuto per l’occasione, alla pittura veneziana del rinascimento.

Fu effettivamente un fenomeno di eccezionale portata e complessità sia per gli aspetti tecnici che per le implicazioni iconologiche, non da meno per la capacità di riflettere l’autonomia politica e morale della Serenissima rispetto alle grandi potenze europee ed alla Chiesa. L’originalità dei maestri che hanno operato sotto l’egida della Repubblica di San Marco, sperimentando forme, contenuti e tecniche in un continuo confronto con le coeve scuole del rinascimento italiano e d’oltralpe  pur mantenendo vivo il legame con l’eredità bizantina,  ha  profondamente inciso sulla  cultura artistica delle due sponde adriatiche.

Un tema vastissimo, oggetto ancora oggi di ricerca ed approfondimento da parte degli esperti.

by E.C.

Di VipGlam

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