“Una Fotografa Ritrovata”, questo il titolo della succulenta mostra fotografica che si inaugura il 27 ottobre a Catania presso la fondazione Puglisi Cosentino e presentata da Arthemisia.

Più di 120 scatti in bianco e nero con foto ritratte tra gli anni Cinquanta e Sessanta, oltre a immagini a colori scattate negli anni Settanta e filmati in super 8.

Vivian Maier, paragonabile ad una moderna Emily Dickinson, come lei restia a diffondere quanto aveva realizzato, nacque a New York nel 1926  ed è stata una fotografa vissuta nell’anonimato fino a che John Maloof acquisto all’asta, quasi per caso, i suoi rullini divenendo il mecenate della stessa. John Maloof, anche lui americano, nel 2007, volendo fare una ricerca sulla città di Chicago, decise di comprare appunto all’asta in blocco il contenuto di un box zeppo degli oggetti più disparati, espropriati per legge ad una donna che aveva smesso di pagare i canoni di affitto.

Mettendo ordine tra le varie cianfrusaglie reperì una cassa contenente centinaia di negativi e rullini ancora da sviluppare e scoprì così una fotografa del quotidiano che in silenzio immortalò scene ritratte dalla strada o architetture o ancora ritratti o qualunque cosa che comunque catturava il suo interesse.

Il suo motto: la fotografia deve essere prima di tutto un bisogno, un modo di esprimere se stessi e il proprio modo di vedere il mondo, documentando ciò che si vede e trasformandolo in arte.

Vivian Maier infatti non era una professionista, ma fotografava per passione e perché amava farlo.

La mostra sarà visitabile dalle ore 10 alle ore 20 fino al 18 febbraio 2018.

By E.C.

Di VipGlam

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