di Ester M. Campese
Antonio delle Donne, magnifico imitatore, è stato uno show speaker di Radio Italia anni 60 nonché eccellente presentatore, cantante e cabarettista. Ha partecipato a suo tempo al programma “Amici” di Maria De Filippi. Possiede un’estensione vocale straordinaria che gli permette di cantare ed imitare, in modo più o meno dissacrante, brani musicali, sia di cantanti maschili come Franco Califano e Tiziano Ferro ma anche di cantanti femminili. La sua enorme capacità di improvvisazione ed i modi accattivanti completano il tutto.
Benvenuto Antonio una gioia ed una ventata di freschezza la tua presenza e disponibilità per questa intervista. Ci vuoi parlare un po’ del tuo percorso artistico?
Bentrovata Ester. Come sai sono di origine campana anche se abito a Roma da tantissimo tempo. La cosa nacque così: vinsi una borsa di studio e venni a studiare a Roma musica e spettacolo. A 18 anni ho partecipato al noto programma “Amici” dopo di che mi trasferii a Bologna sempre per studiare arte e spettacolo.
Ho partecipato a diversi programmi televisivi come “Domenica in” con Mara Venier, io ero uno dei cantanti. Ho partecipato anche a “Matinée” condotto da Max Giusti e Sabrina Nobile su Rai 2. Rammento che mi sono divertito tantissimo; era un programma in cui si portava la radio in TV attraverso questo “contenitore” di musica e videoclip, ma anche con news stravaganti di tutti i generi e con personaggi noti che venivano intervistati. Ho partecipato anche a “Buona Domenica” con Stefano Bettarini e Paola Perego. Poi ho proseguito il mio percorso come performer e presentatore, fino ad approdare a programmi radiofonici prima in una radio locale “Top 100” e poi a “Radio Italia anni 60” in cui conducevo il programma “Non è vero ma ci credo”.
Questa estate ho presentato un evento con Floria Canto e Alena Šeredová all’interno dello Stadio Olimpico di Roma in occasione de “La Partita Mundial” che è andata in onda su Rete4 in prima serata. E’ stata una grandissima emozione esibirmi davanti ad oltre 40mila persone e per una grande causa ovvero per lottare contro la violenza sulle donne. Un evento che ha riscosso un grande successo di pubblico e audience televisiva.
Attualmente conduco una trasmissione Web, da me ideata, in cui canto canzoni su richiesta in diretta live su Facebook e poi faccio spettacoli portando musica divertimento e tante risate.
Come è nata l’idea del tuo programma Web?
All’inizio per gioco sui miei profili social Facebook. Ho pensato di fare questa trasmissione un po’ perché penso che la TV oggi sia un po’ ferma e poi perché questo è ciò che amo davvero fare. Sono nato per intrattenere il pubblico, non so fare altro. Ci ho anche provato a fare altri mestieri, ma nasco proprio per intrattenere. Siccome mi divertivo, e vedevo che anche le persone si divertivano con me, ho acquistato telecamere e microfoni professionali proprio per fare questa diretta Web in un modo più organizzato. Ho iniziato così ed adesso sono svariate centinaia le persone che ci seguono in diretta. Scrivono live il loro artista preferito o quello che vorrebbero ascoltare attraverso le mie imitazioni. Le richieste sono le più svariate, oggi per esempio mi hanno chiesto un brano del cantautore e rapper Caparezza, ma anche uno di Baglioni, di Renato Zero e di Califano. Quando mi capita che ci siamo più richieste dello stesso cantante, scelgo un brano che possa incontrare i gusti di tutti e la interpreto a modo mio. Alla fine ne è uscita una trasmissione molto carina che va in diretta una volta al giorno dalle 16.30 fino a verso le 17.30.
Come fai ad improvvisare?
Ma sai l’improvvisazione è data dall’esperienza. Anche quando sei sul palco, non solo in radio. Ho presentato diversi spettacoli e serate e quando ci sono dei buchi esce questa capacità di intrattenere facendo leva anche sulla parte comica. Peschi dai ricordi, magari hai qualche battuta che fa al caso, o semplicemente improvvisi e ti lasci ispirare dal pubblico. In questo modo risulta tutto molto naturale. Potrei dire che l’improvvisazione è data da tanti anni passati sul palco e in radio ed è questo che ti permette di dire la parola giusta al momento giusto.
Qual è stato il momento più emozionante per te?
Non ho dubbi, la nascita di mia figlia. Quello è stato il momento in assoluto più emozionante di tutta la mia vita. E’ l’opera d’arte migliore che abbia mai fatto, mia figlia Sofia. E’ la luce dei miei occhi.
E’ vero che i comici nel privato non lo sono poi tanto?
Dipende. Si è una verità che il comico sul palco non è poi così divertente nella vita privata. Nel mio caso coincide. Io sono proprio così, sono comico sul palco come nella mia vita. Penso che se non sei allegro tu, non puoi trasmettere allegria nemmeno agli altri. E io devo far ridere prima di tutto le persone che sono al mio fianco.
In ogni caso sono fondamentalmente una persona propositiva anche se in tutta la mia carriera artistica ho ricevute tante delusioni e molte persone promettono cose che poi non mantengono. Mi sono sempre rialzato con una gran forza e voglia di continuare a lottare. La mia forza sono le persone che mi conoscono e che man mano poi mi hanno seguito condividendo i momenti che regalo loro di allegria e spensieratezza, sul palco come nella vita.
Se un giovane ti dicesse che vuole fare l’artista, tu cosa gli consiglieresti?
Gli direi che ogni sogno va alimentato. Se hai un sogno ci devi crede fino alla fine, ma anche nel caso in cui hai uno spiccato talento devi studiare, non si scappa, devi alimentare il talento, allenarti e farlo crescere. Una delle frasi che uso spesso è: “l’impegno batte il talento li dove il talento non si impegna”.
Questa strada è costellata di tanti momenti di delusione, ma si superano avendo consapevolezza di se stessi. E’ importante essere consci del fatto di essere bravi e motivati, ma è anche molto importante avere al fianco persone che ti voglio bene davvero. In questo mi reputo fortunato e voglio ringraziare la mia famiglia che mi ha sempre sorretto, prima di tutto mio papà Luigi, il mio primo sostenitore, mamma Franca, le mie due sorelle Imma e Raffaella e la mia piccola e preziosa Sofia.
Sai quello dello spettacolo è un ambiente non sempre semplice e disseminato di invidie. Non è infrequente che il collega che ti vede star male, sotto sotto ci gode. Essendo io persona ironica e positiva… che dire a costoro? Auguro a tutti lunga vita per far loro vivere il mio successo….(sorride).
Hai mai fatto cinema?
Ho fatto la comparsa nella serie TV “Ultimo”, su Canale 5, con Raul Bova. Non ho mai interpretato un ruolo da protagonista anche se ho fatto l’Action Accedemy di Nando Moscariello e Maria Grazia Cucinotta. Devo dire che è stata una bellissima esperienza frequentare l’Accedemy, professori preparati, davvero una bella scuola. Non escludo dunque la possibilità di fare un film anzi, mi piacerebbe magari girarne uno comico oppure una commedia brillante.
A proposito Antonio, tu che sei di origine partenopea, sei scaramantico?
Si un po’ lo sono. Prima di entrare in scena mi faccio sempre il segno della croce. Tocco il pavimento del palco e poi mi faccio il segno della croce. Penso che tutti noi abbiamo bisogno di crede in qualcosa di più grande. Non ho però il cornetto rosso, ma come usiamo in teatro a gran voce dico il classico Merd Merd Merd e se qualcuno mi dice “in bocca al lupo” dietro la schiena faccio le corna. Al colore viola non ci ho mai creduto. In ogni caso credo che la buona riuscita di uno spettacolo in realtà dipenda sempre dall’artista.
Progetti Futuri, sogni nel cassetto?
Tra le tanto cose che faccio in campo artistico, sono anche autore ed ho scritto un programma televisivo dal titolo “Buble quiz”. E’ un quiz molto carino in cui c’è cultura e una comicità fresca e divertente. E’ un programma giovanile e frizzante ed il mio sogno sarebbe quello di condurlo su una rete nazionale.
di Ester M. Campese