L’intervista di oggi è alla press agent Patrizia Faiello. Patrizia attualmente è la responsabile ufficio stampa e delle relazioni esterne di diverse realtà tra cui la Fox Production &Music Television Italian, nonché dell’Alpha Records Management. Benvenuta Patrizia e grazie per la tua disponibilità.

Raccontaci tu stessa come ricordi i tuoi esordi professionali

Sin da piccola il mondo dello spettacolo, in tutte le sue sfaccettature, mi ha sempre affascinato. Crescendo però l’interesse verso questo settore si è spostato sullo sguardo parallelo  del dietro le quinte, quello che è celato agli occhi del pubblico, la preparazione degli artisti e delle scenografie, le prove, il pubblico in attesa, i conduttori, i grandi registi al lavoro. Al termine degli studi sono approdata al mondo televisivo a Tmc, iniziando la mia avventura all’interno del talkshow “Tappeto Volante” che ancora oggi porto nel cuore. Da quella esperienza sono arrivate poi molte opportunità, non solo televisive, che mi hanno dato la possibilità fino ad oggi di occuparmi di diversi ambiti inerenti allo spettacolo.

Un debutto fantastico in un’emittente televisiva seguitissima che mi ha permesso di imparare, professionalmente ed umanamente, molto. Ho avuto la fortuna di lavorare con persone straordinarie capitanate da un professionista e da un uomo eccezionale quale Luciano Rispoli era.

Che insegnamenti ti ha lasciato Luciano Rispoli?

Luciano Rispoli era un grande professionista, innamorato del suo lavoro, un perfezionista, un galantuomo che non andava d’accordo con la volgarità. Garbo ed educazione erano le costanti non solo davanti le telecamere. Da un punto di vista professionale per me ha rappresentato lo stereotipo della vera televisione e per me la sua figura è stata, ed è ancora, un punto di riferimento. Da un punto di vista umano sono fiera ed onorata, grazie alla grande stima che nutrivamo l’uno nei confronti dell’altra, di aver condiviso anche delle circostanze private importanti, con le nostre rispettive famiglie, che rimarranno impresse per sempre nella mia mente e nel mio cuore.

E le due co-conduttrici Rita Forte e Roberta Capua?

Beh che dire sia Rita che Roberta due bellissime donne molto professionali e di grande classe. Nel talk show si affrontavano in tutta serenità tematiche di attualità, televisione e vita personale  come in un salotto che più di televisione ricordava quello di casa. Roberta con la sua naturalezza faceva sentire sempre tutti noi a casa. Anche dietro le quinte la sua semplicità era molto marcata. Rita una donna sempre molto attenta e precisa e artista molto pignola e questo il suo pubblico lo ha sempre apprezzato. Eravamo tutti una grande famiglia e il buon “Zio Luciano” da lei soprannominato vigilava tutti.

Hai collaborato anche con il Radio Corriere Tv per musica, cinema e spettacolo, che ci dici di questo?

Dopo l’esperienza in TV è arrivata anche la passione per la scrittura. Ho collaborato con diverse riviste di settore in ambito musicale, cinematografico e dello spettacolo tra cui Radio Corriere Tv. E’ stata una grande opportunità e mi sono potuta confrontare con una realtà editoriale importante, che già durante il mio esordio, mi ha dato la possibilità di relazionarmi direttamente con tutti quei personaggi che da bambina per me rappresentavano la televisione per citarne qualcuno Mike Bongiorno, Gianfranco Funari, Gigi Sabani, Raimondo Vianello, Pippo Baudo, Alberto Sordi e tanti altri. Ricordo con affetto il direttore Fabrizio Cerqua, un uomo molto generoso e disponibile.

Tra le tue attività tu hai anche delle collaborazioni radiofoniche, ce le vuoi raccontare?

Con il tempo e l’esperienza in diversi ambiti ho intrapreso anche delle collaborazioni radiofoniche. Ho curato fino a qualche mese fa uno spazio per una radio storica pugliese “Radio orizzonti”.  Attualmente ho uno spazio tutto mio “La Patty” nel salotto della Patty, in onda tutti i sabato pomeriggio dalle ore 15,00 alle ore 17,00 su RadioRbs. Ora è in via di definizione un progetto importante, un vero e proprio programma radiofonico, con una nota emittente radiofonica nella nuova sede di Roma.

Oggi attraverso la musica segui direttamente molti giovani artisti nel loro percorso, ci spieghi un po’ meglio?

La musica ha sempre ricoperto un ruolo fondamentale nella mia vita. Conoscere la musica da vicino e tutto ciò che ruota intorno ad essa, come i compositori, i musicisti, le loro passioni e la loro sensibilità aiuta a conoscere meglio l’essere umano ed in qualche modo a leggere se stessi. Nel panorama musicale, la possibilità di mettersi in luce per gli emergenti si restringe di giorno in giorno. La problematica è legata a moltissimi aspetti, infinite sfaccettature di una professione che spesso è mossa da passione e talento autentici, ma che trova ostacoli insormontabili, a partire dal primo gradino della lunga scala tortuosa verso la notorietà: esibirsi, trovare le occasioni di suonare in pubblico, per farsi conoscere. Ho voluto così concentrare le mie energie nel trovare e dare spazio ai giovani artisti e musicisti italiani che se lo meritano davvero per le loro reali capacità. Quello che cerco di trasmettere, ai molti  cantautori emergenti, che seguo come ufficio stampa, è che non devono cercare l’audience, ma il futuro dell’arte e della musica in Italia. Il limite sta nel saper aspettare, nel dare tempo al tempo, affinché il seminato possa fiorire e portare frutto. Il rapporto di grande stima ed affetto, che sono riuscita ad instaurare con tutti i ragazzi è bellissimo, ed è la prova che questo costituisce un orizzonte di pensiero condiviso.

Ma tu hai altre esperienze nel mondo “artistico”/dello spettacolo?

Non proprio dello spettacolo ma della moda. Premetto che sono una donna determinata e con molti interessi, e comunque l’essere arrivata fin qua è una gran bella soddisfazione. Fin da piccola mi affascinava anche la moda ed è per questo che mi sono voluta cimentare, da adulta  nel ruolo dell’indossatrice. Ho conosciuto per caso, anche se niente è mai un caso, una grande professionista, la stilista Silvia Vignolini che mi ha proposto, per degli shooting e sfilate. Mi sono divertita moltissimo.

Patrizia che approccio hai verso il solidale?

Vivo molto da vicino e quotidianamente queste realtà di cui tu mi parli Ester. Cerco di contribuire offrendo sempre spunti di riflessione sui molteplici aspetti del disagio (economico, di salute, etc). La solidarietà passa attraverso le relazioni autentiche. Solo quando avremo imparato a stare accanto a chi soffre saremo capaci di sperimentare la solidarietà che parte dal cuore contagiando in primo luogo noi stessi e poi le persone che abbiamo intorno. Recentemente sono stata invitata, aggiungo con grande onore, a presentare, proprio una serata di beneficenza, durante la quale si è trasmesso il corto “Piccoli angeli guerrieri del mondo”.  Una serata emozionante dove a guidarmi nella conduzione non è stata la scaletta ma il cuore.

Di Ester M. Campese

Di VipGlam

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