di Ester M. Campese L’intervista di oggi ha come ospite Michelle Morell una donna dolcissima oltre che molto bellaParlandole, attraverso questa intervista, posso confermare che trasferisce positività e la gioia di vivere. Una donna/bambina dall’animo sensibilissimo che attraverso le sue diverse esperienze artistiche “curiosamente” attraversa la vita in varie arti da quella della moda, Michelle è stata ed è una fotomodella ed indossatrice, all’arte è infatti anche un’eccellente pittrice, ma la sua passione più grande è la settima arte e la recitazione, direzione verso cui da diversi anni impiega molte delle sue energie. Benvenuta cara Michelle, grazie di essere qui con noi e presentati tu stessa ai nostri lettori, parlandoci del tuo percorso artistico. Ciao Ester e grazie per questo invito. Che dire di me: sono ligure, ho origini francesi, amo molto la Francia anche se sono nata in Italia e sono cresciuta a Sanremo, in una realtà piccola. Nonostante ciò ho sempre desiderato vivere in città, cosa che poi ho realizzato. I miei primi passi nel mondo artistico li ho mossi come fotomodella. A soli 16 anni già posavo per diversi shoouting fotografi e brand di moda noti tra cui il fotografo Americano Douglas Bassett che lavora per Vogue ed ho sfilato per vari brand di moda. In quel periodo mi muovevo tra Sanremo e Milano. Lungo il mio percorso artistico pian piano ho compreso che avrei desiderato fare l’attrice per cui a 18 anni mi sono trasferita a Roma per seguire gli studi di recitazione, non gettando via però le mie esperienze come fotomodella di fatti ho lavorato in RAI, nel programma “Uno Mattina in famiglia” proprio come indossatrice. Nel frattempo mi sono iscritta per intraprendere la carriera dell’attrice presso l’Accademia Artisti ed ho avuto modo di collaborare ed incontrare personaggi noti come Pupi Avati, Giancarlo Scarchilli, Alberto Lori, Ennio Coltorti, poi ho frequentato L’HT Studio De Santis dove ho fatto diversi workshop diretti dalla stessa Patrizia De Santis ,con la Acting coch  Doris Von Thury ,ho avuto l’opportunità di fare diversi stage e work con tanti insegnati del cinema con il grande Giancarlo Giannini , di cui uno importante con Ivana Chubbuck, Acting coach di star di Hollywood  e produttrice statunitense di Los Angeles insomma una bella formazione che mi porterò dietro per sempre sono cresciuta come artista ma anche come persona grazie alla questa esperienza formativa. I tuoi esordi nel cinema quali sono stati? Ho subito lavorato nel cinema ed ultimamente anche a teatro. Ho iniziato con una web serie, ma l’esperienza che porto nel cuore è stata quella con il regista Ennio Coltorti, mio insegnante in Accademia, con cui ho girato il film dal titolo “Sex Single” in cui ero protagonista di un episodio ed ho interpretato una ragazza dolce e sensuale. Ho fatto poi un film con Claudio Fragasso, un horror in cui ho interpretato il ruolo di co-protagonista nel personaggio di Alessia. Una ragazza molto snob che reagiva con aggressività aggredendo in modo scorretto la sua amica con atti di bullismo, a sua volta subiti. Un personaggio molto lontano da quello che io sono, anzi direi proprio tutto il contrario di me. E come ti sei calata in questo personaggio dalla personalità opposta alla tua? Non è stato facilissimo in effetti, visto che sono una persona sensibile che cerca di immedesimarsi negli altri. Ho provato a ricordarmi un momento in cui anche io ho subito, nella mia giovane età, atti di bullismo. Nel mio caso ho reagito non subendoli, ma lottando per uscire da questa situazione dolorosa. dico sempre ‘’la rabbia smuove le montagne la tristezza scava le fosse ‘’ con il dolore bisogna lottare! Michelle che differenza c’è per te nel recitare a teatro rispetto al cinema? Innanzi tutto a teatro sei di fronte al pubblico, a contatto con le persone e a delle anime che sono li presenti in sala. L’attore percepisce perfettamente le emozioni del pubblico ed il pubblico quelle dell’artista in uno scambio diretto e molto vivo. Al cinema, sul set, hai davanti a te la macchina da presa e sei a contatto con una realtà “diversa”. Devo confessare che davanti alla macchina da presa mi sento molto più a mio agio ed come se in quel momento ci fossimo solo io e lei. In quei contesti riesco a concentrarmi meglio calandomi più profondamente nel ruolo che devo interpretare. Non mi infastidisce per nulla e non percepisco il contorno di rumori e persone che normalmente ci sono su un set. Sono pienamente concentrata nel mio ruolo. Nel cinema quali sono le esperienze che reputi siano state più importanti per te? Ma, sai Ester, tutte lo sono. Oltre alla “web serie” che ti dicevo prima, ho fatto altre piccole parti che in realtà mi hanno preparato ad un percorso più “grande” oltre tutto rafforzandomi per le esperienze successive che sono arrivate e che sono state anche più impegnative. Alcuni film che ho fatto purtroppo poi non sono usciti, per diverse ragioni, ma nonostante tutto mi sono messa in gioco e quindi anche queste hanno arricchito il mio bagaglio professionale. Quindi per rispondere alla tua domanda ogni progetto in sé porta qualcosa, ognuna esperienza ti lascia qualcosa di positivo, sempre. Hai avuto modo di incontrare diverse personalità del cinema, chi ti ha lasciato quel qualcosa in più? L’incontro con Pupi Avanti, ed essere stata diretta da lui, è stata un’esperienza molto forte ed emozionante, mi ha davvero lasciato moltissimo. Mi ricordo che gli ero piaciuta per come riuscivo a portare la vita in scena in modo molto realistico naturale, per la verità con cui ho saputo rendere la mia interpretazione. Non posso non rammentarmi di Giancarlo Giannini, un grande professionista, che ha saputo mettermi subito a mio agio e con cui sono riuscita del tutto a superare la mia timidezza che è un tratto che ancora oggi mi appartiene, nonostante abbia molta più sicurezza di me oggi. Ma ci sono molte altre persone a cui nel cuore resto affezionata. Il mondo del teatro e del cinema spesso si congiunge anche a quello della moda, mondi che tu entrambi conosci molto bene, portando così le tue precedenti esperienze, anche nella recitazione, è cosi? Si infatti, pensa che a dicembre sono stata madrina di Anna Fendi in qualità di attrice per l’Evento “Sfumature di Natale” una serata di beneficenza in cui sono anche state lette alcune poesie a tema natalizio. Sono stata coinvolta successivamente anche nel carnevale di Ronciglione, sempre da Anna Fendi, in un evento in cui abbiamo fatto uno spettacolo teatrale in villa mettendo in scena “Alice nel paese delle meraviglie”. La regia e sceneggiatura è stata curata da Antonio Centomani, dove io ero la protagonista . Uno spettacolo molto divertente che ha riportando un po’ tutti nel mondo della fantasia e delle favole, coinvolgendo anche il pubblico presente. Che cosa ti regala l’esperienza di recitare? Mi piace molto recitare. Sono convinta che gli artisti siano persone con una particolare sensibilità. Forse proprio per questo non sempre tutti si aprono molto, magari perché hanno paura di essere feriti e di esporsi. Attraverso la recitazione, attraverso il personaggio che si interpreta, si riesce ad emanare le emozioni mettendosi a nudo nella parte più intima di se, nell’anima. La recitazione aiuta anche a sbloccarsi, per me quasi è stato terapeutico e mi ha aiutato a rafforzarmi, metterei proprio nelle scuole come materia sia studiare la storia del cinema, che fare della pratica, aiuterebbe molto a livello sociale. Sei una persona molto sensibile e dolce Michelle, mi domando come fai ad attraversare questo mondo dello spettacolo che a volte è un po’ spietato, se vediamo l’altra faccia della medaglia? Sai ho avuto il privilegio di incontrare e lavorare con uno dei più grandi esperti di quantistica: Alberto Lori. Sono molto affascinata dalla questa disciplina e credo nelle “energie spirituali”, per cui dialogando con un personaggio così grande e nel contempo umile, come Alberto Lori, ho appreso che il pensiero positivo davvero fa muovere energie positive tutto intorno. Attraverso sempre con grande amore il mondo dello spettacolo e quindi riesco a vedere il bello, tralasciando qualche delusione che pure fa parte di esso. Che aspirazioni hai rispetto al tuo futuro? Nel futuro desidero diventare una attrice di spessore, ma stando nel cinema e frequentando approfonditamente la settima arte, ho anche compreso che non disdegnerei di stare dall’altra parte della cinepresa, anzi non mi dispiacerebbe per nulle e non è detto che un domani non diriga io stessa un film, vediamo….Nel frattempo poiché nella vita non si smette mai di imparare continuo il mio percorso di studi ed esperienze come attrice. di Ester M. Campese

Di VipGlam

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