di Riccardo Bramante
Dal 19 gennaio sono iniziate le celebrazioni per festeggiare “Matera, capitale della cultura europea 2019”.
Vincendo la candidatura di altre città italiane come Perugia, Ravenna e Siena, la città lucana è stata infatti scelta, insieme alla bulgara Plovdiv, per “l’entusiasmo e l’innovatività caratterizzanti l’approccio artistico”, nonché “per la grande attenzione rivolta alla tecnologia digitale” che consente “l’abbattimento degli ostacoli che impediscono l’accesso alla cultura”, come si è espressa la speciale Commissione giudicatrice che dal 1985 ogni anno sceglie due città appartenenti all’Unione Europea per rappresentare i progressi culturali, artistici e sociali conseguiti nel vecchio Continente.
Nel passato per l’ Italia erano state nominate solo tre altre città, Firenze, Bologna e Genova e, quindi, la designazione di Matera assume ancora più importanza perché è la prima città del Sud d’Italia ad essere insignita di tale onore.
“Open future” è stato lo slogan scelto da Matera per la sua candidatura a significare che la città vuole guardare al futuro dopo essere stata fino agli anni ’50 sinonimo di degrado e “vergogna nazionale”, come la definì Palmiro Togliatti vedendo i famosi “Sassi”, tuguri scavati nella nuda roccia in cui vivevano uomini, donne, bambini e bestie in promiscuità, senza fognature ed acqua corrente come scrive Carlo Levi nel suo libro “Cristo si è fermato ad Eboli”.
Ma presto inizia la rinascita della città anche grazie alla diffusione dei suoi originali paesaggi rupestri, scenario di tanti film da “La lupa” di Lattuada a “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini a “The Passion” di Mel Gibson. I “Sassi” vengono sfollati e trasformati in veri e propri monumenti culturali tanto da divenire, nel 1993, patrimonio mondiale dell’UNESCO.
E’ questa radicale trasformazione che anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto ricordare nel suo discorso di apertura della manifestazione affermando che “questa è la città simbolo del Mezzogiorno d’Italia che vuole innovare e crescere sanando fratture”.
Molto ricco sarà anche il programma di eventi che si succederanno nel corso dell’anno fino a novembre, dallo show iniziale di Gigi Proietti, Rocco Papaleo e Stefano Bollani, che si sono esibiti nella prima serata di festeggiamenti, all’intervento, a luglio, del musicista Brian Eno che presenterà in anteprima il suo spettacolo dedicato alla Luna fino ai concerti dei “Subsonica” e di Paolo Fresu e alle mostre specificamente dedicate a Matera come l’”Ars Excavandi” sulle città rupestri. Di particolare interesse si annuncia, infine, la messa in scena de “La Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni, che sarà ambientata tra le cave paleolitiche dei “Sassi”.
Articolo di Riccardo Bramante