Uno studio a tutto tondo quello di Maddalena Menza, nel suo libro “Sergio Tofano e il signor Bonaventura” edito da Festinalente Edizioni. Nel saggio affronta l’opera fatta da Sergio Tofano e dell’influenza del suo signor Bonaventura nel mondo del fumetto, della narrativa, del teatro e del cinema.
Il signor Bonaventura tra i personaggi del fumetto d’epoca è uno dei più longevi e popolari, tanto da potersi inserire di diritto nella storia del costume nazionale con le sue avventure, che cominciano male ma si concludono sempre con l’inattesa e fortunata ricompensa di un milione.
Nato oltre un secolo fa, nel 1917, ancora oggi è sorprendentemente noto, testimonianza dell’abilità del suo creatore di realizzare un personaggio “più vero dei veri”.
La forza dirompente di Sergio Tofano, in arte Sto, come scrittore e disegnatore per l’infanzia non sta tanto nella scelta delle storie quanto nella capacità di offrire al suo pubblico – di bambini e non – una via d’evasione in un linguaggio non allineato, in cui dalla selezione e dall’accoppiamento delle parole nascono sorprendenti e imprevedibili invenzioni verbali.
D’altra parte è proprio la sua scelta di orientarsi precipuamente al buongusto, con l’obiettivo solo di divertire il proprio pubblico, che lo pone in una specie di campo neutro nei confronti di quelle preoccupazioni pedagogiche così assillanti che non di rado, nonostante le buone intenzioni, minano alla radice la qualità di tante opere per l’infanzia.
Arricchiscono il volume le testimonianze e gli interventi di Milena Vukotic, Monica Vitti, Paolo Poli, Carlo Ludovico Bragaglia, Gilberto Tofano, Ermanno Detti, Aldo Musacchio.
Note sull’autrice
Maddalena Menza, già docente universitaria, è giornalista, conduttrice di programmi televisivi e radiofonici, scrittrice e attrice (ha recitato in alcuni film diretti da Fellini e Dino Risi). Allieva di Eduardo De Filippo alla scuola di drammaturgia, è laureata in Storia del Cinema e dottore di ricerca in Pedagogia. Specializzata in cinema e letteratura per l’infanzia, ha scritto vari saggi su Carlo Ludovico Bragaglia (il regista di molti film di Totò), Sergio Tofano, Alda Merini, Ferzan Ozpetek (Il viaggiatore dell’anima) e sul cinema d’animazione italiano e il rapporto con le fiabe (Parole e cartoons), alcuni dei quali adottati come testi universitari. Attualmente collabora a diverse importanti testate culturali.
Leggi altri articoli qui