E perché non un libro?

Di Annalisa Lo Monaco
Eugène Ionesco è un drammaturgo rumeno contemporaneo. Appartiene al teatro dell’assurdo, cioè a quelle situazioni che, apparentemente fantastiche, si insinuano nella quotidianità dell’essere umano, rappresentando e evidenziando che “la realtà è molto inferiore alla fantasia”.
Eugène Ionesco
“Il rinoceronte”, racconto breve adattato per il teatro, è una metafora sui regimi totalitari che, spacciando situazioni paradossali per normali, riescono a vincere, col tempo (Gutta cavat lapidem), anche ultime strenue resistenze! “L’arrivo improvviso di un rinoceronte in una tranquilla cittadina di provincia, semina inizialmente lo sconcerto e l’indignazione fra la popolazione.
Il protagonista, un semplice impiegato, Bérenger, nel suo piccolo cercherà di contrastare la voglia lenta, ma inesorabile, da parte dei concittadini di omologarsi verso l’aspetto e la mentalità dei rinoceronti.”
Il messaggio è chiaro e inequivocabile!
Alla fine, arriveranno tutti ad accettare come normale, una situazione che all’inizio era stata giudicata assolutamente intollerabile!
Albert Einstein affermava che poche persone sono in grado di formulare concetti che divergano dall’opinione corrente!
Quant’è più facile uniformarsi prendendo in prestito idee preconfezionate!

Un libro, perché no? Accendiamo il cervello!

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