Rosanna Carriera, raffinata pittrice veneziana di fine 1600, iniziò il suo percorso artistico dipingendo minuti ritratti negli interni delle tabacchiere con particolare riferimento alla vita quotidiana delle donne a temi mitologici legati alla donna. La svolta fu a seguito della realizzazione del ritratto a pastello di Antonio Maria Zanetti, tipografo dell’epoca, che le portò fama e l’ammissione all’Accademia di San Luca a Roma nel 1705 (cosa non scontata per le donne di quel periodo). Diversi i dipinti realizzati per Luigi XV ed i membri dell’aristocrazia e corte francese. Accolsero le sue opere anche Re Giorgio III e Federico-Augusto II.
“La musa” è un’opera che Rosanna Carriera realizzò probabilmente per Augusto II, duca e principe elettore di Sassonia, che con più di cento dei suoi pastelli, riempì un’intera stanza nel suo palazzo a Dresda. La raffigurazione presenta un’aggraziata donna che volta il capo verso sinistra, rivelando il suo seducente collo e parte delle spalle coperte da un tessuto trasparente che lascia intravedere la bianca pelle di porcellana. Il capo adorno da una coroncina di edera, sopra una testa riccioluta, che incornicia le rosate guance. Bello il contrasto tra lo sfondo scuro che fa risaltare ancor di più l’incarnato color avorio di una bella donna che ci riporta un po’ all’aspetto mitologico o allegorico che soleva voler idealizzare Rosanna Carriera, rendondo quasi palpabile la psicologia del soggetto raffigurato.
di Ester M. Campese
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