È decisamente emozionante la scrittura della scrittrice genovese Sara Rattaro, con all’attivo ben sette romanzi per adulti (Sulla sedia sbagliata, Un uso qualunque di te, Non volare via, Niente è come te, Splendi più che puoi, L’amore addosso, Uomini che restano) e un libro per ragazzi (Il cacciatore di sogni), tutti quanti un clamoroso successo sia di pubblico che di critica. Il suo segreto? Ce lo rivela lei stessa in quest’intervista.

Sara, “Uomini che restano”, il tuo ultimo romanzo, è un nuovo grande successo…Quale credi sia il segreto per arrivare al cuore dei lettori?

C’è solo una cosa che funziona: scrivere qualcosa che ti ha emozionato molto.

Ma a quale genere di lettori pensi di rivolgerti maggiormente e perché?

Sono letta soprattutto da donne di varia età ma il pubblico maschile è in aumento.

In che cosa e per che cosa divergono – a tuo avviso – i lettori uomini dalle lettrici?

C’è un pregiudizio culturale ancora molto forte per cui i romanzi scritti da donne siano appunto “femminili” e basta, Oggi, con fatica, insieme a tante colleghe stiamo cambiando questo preconcetto.

Fino a che punto e in quale misura ritieni che i tuoi romanzi possano essere etichettati come “rosa”?

Nessuna misura. Non sono rosa. 

Com’è cambiato nel corso del tempo il tuo modo di approcciarti alla scrittura, alla letteratura e alla lettura?

Ho imparato a fare questo mestiere. Ogni romanzo mi ha insegnato qualcosa. Oggi sono sicuramente più strutturata dell’inizio. La passione però, è la stessa.  

Quant’è importante essere degli avidi e saggi lettori per diventare dei bravi scrittori?

È fondamentale. È un po’ come allenarsi per fare una maratona.  

Ma quando si può dire che uno scrittore sia tale?

Quando si accorge di avere sempre una storia da raccontare in testa e quando vede una trama in ogni storia che ascolta.

Intervista di Laura Gorini 

Credito foto Damiano Conchieri

Di VipGlam

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