E’ nello stupendo Museo di Santa Giulia a Brescia che, dal 21 marzo, ha preso il via la mostra dedicata a “Tiziano e la pittura del cinquecento tra Venezia e Brescaia” curata da Francesco Frangi e promossa dal Comune di Brescia insieme alla Fondazione Brescia Musei e con la  collaborazione di Diocesi di Brescia e Museo Diocesano di Brescia.

Il progetto della mostra che proseguirà fino al prossimo 1 luglio 2018, è stato realizzato proprio attorno al Tiziano ed è concomitante con la riapertura, dopo ben nove anni, della Pinacoteca Tosio Martinengo, nella sede storica di Piazza Moretto.

Tra le importanti opere del Tiziano presenti in tale circostanza anche quella realizzata per il vescovo Altobello Averoldi nel primo ventennio del 1500 nella collegiata dei Santi Nazaro e Celso, e tre dipinti con le Allegorie di Brescia, create nel 1560, per il salone della Loggia, purtroppo andate perdute per l’incendio del 1575.

Con questa iniziativa, oltre a valorizzare i capolavori di Tiziano, continua il filone dedicato alle mostre dei grandi maestri della pittura antica ed un excursus su Tiziano attraverso l’influenza che le sue opere seppero trasferire ai maggiori pittori bresciani del tempo, da Girolamo Romanino al Moretto e a Giovan Girolamo Savoldo.

Nella prestigiosa collezione della Pinacoteca Tosio Martinengo, infatti, a latere dello stessa mostra ci sono anche straordinari esempi della cultura artistica di Brescia e Venezia nel Cinquecento.

Con l’occasione gli ospiti della mostra potranno proseguire nella scoperta Bresciana con una visita anche la Collegiata dei Santi Nazaro e Celso, il santuario di Sant’Angela Merici e altre chiese che a Brescia e nel territorio della provincia conservano come degli scrigni dei capolavori.

Articolo di Ester M. Campese

Di VipGlam

Lascia un commento