Di Riccardo Bramante
Alla presenza del nuovo Presidente della Fondazione Rossini, Gianni Letta, è stato presentato il programma completo della 39° edizione del “Rossini Opera Festival”, che si terrà a Pesaro dall’11 al 23 agosto.
E’ una edizione tutta speciale, anche perché coincide con il 150° anniversario della morte di Gioacchino Rossini; è questo il motivo per cui, accanto alle classiche opere del maestro, il Festival di quest’anno si propone di riscoprire e valorizzare anche l’opera “seria” dello stesso. Lo dimostra il cartellone che, accanto ad un capolavoro notissimo come “Il barbiere di Siviglia”, propone due titoli poco noti, “Ricciardo e Zoraide” e “Adina”.
“Ricciardo e Zoraide” sarà diretto dal maestro Giacomo Sagripanti con l’Orchestra Sinfonica della RAI e la regia di Marshall Pynkoski e con protagonisti le stelle del bel canto, il tenore Juan Diego Flòrez e la soprano Pretty Yende.
La seconda opera, “Adina”, coprodotta con Wexford Festival Opera, sarà diretta dal venezuelano Diego Matheuz alla guida dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini per la regia di Rosetta Cucchi.
La terza nuova produzione, “Il barbiere di Siviglia”, avrà sul podio il maestro Yves Abel con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e la messa in scena di Pier Luigi Pizzi con la collaborazione di Massimo Gasparon.
Fedele alla tradizione, il cartellone sarà completato dall’opera “Il viaggio a Reims”, interpretata dai giovani dell’Accademia Rossiniana diretta da Hugo Carrio e con la regia di Emilio Sagi.
Nella presentazione del programma, il direttore artistico del Festival, Ernesto Palacio, ha tenuto a sottolineare che, a differenza di quanto avveniva negli anni ’60 in cui si allestivano solo due o tre opere buffe di Rossini, con l’avvento di artisti come Claudio Abbado, Alberto Zedda e Jean Pierre Ponnelle si è iniziato a prendere in considerazione anche le opere “serie” del maestro con una positiva risposta da parte del pubblico. E’ in questa prospettiva che Ernesto Palacio, anticipando un poco i tempi, ha voluto evidenziare che nel prossimo Festival del 2019 saranno proposti titoli meno visti come “Semiramide”, “L’equivoco stravagante” e “Demetrio e Polibio”.
Sulla stessa linea il nuovo Presidente della Fondazione, Gianni Letta, ha ricordato che, grazie alla fattiva collaborazione tra il “Rossini Opera Festival” e la Fondazione Rossini ciò che rischiava di essere dimenticato è stato riscoperto in modo che anche il nuovo millennio possa essere illuminato dalla grandezza dell’artista pesarese.
Di Riccardo Bramante