Prosegue il calendario di spettacoli de “I Solisti del Teatro”. La seconda settimana si apre con un omaggio a Piera Degli Esposti.
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico triennale “Estate Romana 2020 – 2021 – 2022” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE
Apre così la seconda settimana de “I Solisti del Teatro”. Lo storico festival romano diretto da Carmen Pignataro, giunto alla XXVIII edizione che si svolge nella splendida cornice dei Giardini della Filarmonica, a due passi da Piazza del Popolo.
L’intenso programma di incontri prosegue con con tanti interpreti per dar voce a storie di vita, amori, tra ironia, stand-up e il ricordo di Pier Paolo Pasolini. L’apertura della seconda settimana è con lo spettacolo, l’11 luglio, che vede un omaggio all’indimenticabile Piera degli Espositi.
Gli altri appuntamenti
12 luglio
Il 12 luglio è la volta di “Allegro, non troppo” di Riccardo Pechini e Mariano Lamberti, con Lorenzo Balducci, un progetto di stand up comedy con un testo divertente, ma allo stesso tempo graffiante, duro e toccante. L’attore conduce per mano alla scoperta di vizi e virtù della comunità LGBT culminando in una vera e propria confessione del suo percorso e del suo difficile coming out con il padre.
13 luglio
Si prosegue il 13 luglio con “Lettere a Yves”, reading-spettacolo tratto da “Lettere a Yves Saint Laurent” di Pierre Bergé con Pino Ammendola, la partecipazione straordinaria di Eva Robin’s e la regia di Roberto Piana.
Si possono scrivere lettere d’amore senza nascondere nulla? Pierre Bergé lo ha fatto alla morte del suo compagno Yves Saint Laurent, dopo cinquant’anni passati insieme tra baruffe e gelosie, abbandoni e riappacificazioni, estasi e tormenti. Le lettere di Bergé, raccolte in un volume, sono state definite vere e proprie “lezioni d’amore”, perché sono del tutto sincere e non celano il lato oscuro dell’innamoramento, il dolore che sempre prima o poi lo accompagna. Sono il resoconto di “un’assenza sempre presente”, perché il ricordo di Yves segue il suo compagno ovunque: nelle case che hanno abitato, nei giardini di Marrakesh che amavano, persino nei luoghi dove Saint Laurent, sedentario e poco incline ai viaggi, non è mai stato.
14 luglio
Il 14 luglio Lucilla Lupaioli presenta il suo “Poi dice che uno beve”, one man show, scritto e diretto per e con Alessandro Di Marco.
Alla soglia dei suoi cinquant’anni, Orlando, single da sempre e da sempre apparentemente “pronto” all’amore, si rifugia nel bagno del ristorante dove sta cenando con il suo nuovo compagno, perché ha capito che sta sul punto di chiedergli di sposarlo! Senza rendersene conto, è rimasto “aggrappato” al suo bicchiere di vino, che ha portato con sé nel bagno, e che gli farà compagnia durante un insolito viaggio nei vari bagni, cessi, toilette che si sono rivelati sempre agognati e necessari rifugi, nel corso della sua vita.
Il bagno, trama di un cammino di fuga ma anche luogo di silenzio, spazio inviolabile di ascolto, rifugio, conforto e riparo dalle insidie del mondo, dal proprio senso di inadeguatezza, e necessario habitat per trovarsi. Facendoci ridere e commuovere lungo la strada, si confronterà con il presente che ignora e dal quale si sente spesso ignorato, mentre noi sorseggeremo con lui quel bicchiere di vino incollato alla sua mano, simbolo di gioco, perdizione e smarrimento che rende, certe volte, più dolce la vita.
15 luglio
Un nuovo affresco della figura di Pasolini in scena il 15 luglio con “Gli Amori di Pier Paolo” di Ivano Falco, con Pietro De Silva, Gino Auriuso, Irma Ciaramella, Eduardo Ricciardelli e la regia di Gino Auriuso. Un genio ribelle, controcorrente, narratore delle periferie urbane, dei ragazzi di strada, delle persone ai margini, scomodo testimone del suo tempo, dell’ipocrisia della borghesia perbenista e del capitalismo imperante. Pasolini per tutta la sua vita è stato un attento osservatore delle società, nelle quali indagava – senza fare sconti- le contraddizioni di quegli anni.
Una performance dal vivo fatta da “ragazzi di strada” con un linguaggio diretto, vero, immediato che schernisce il gratuito intellettualismo, mostrandoci un Pasolini che torna a parlare con la sua voce più poetica e libera, ricca di amore e umanità, nel tentativo di scoprire attraverso il suo pensiero profondo chi e che cosa siamo diventati oggi; questo spettacolo è un atto d’amore sincero e imperdibile per un protagonista straordinario del nostro tempo, per un uomo generoso e tormentato, che nel fondo della sua natura aveva una grande innocenza e fragilità.
16 luglio
Il 16 luglio è la volta di Daniele Parisi e il suo “Abbasso” :una folle ambulanza inghiottisce gli spettatori e li porta in un luogo altro. Si canta di amore, di identità, di alimentazione folle. Poi arriva l’apocalisse, poi no. Si capisce poco o niente. Neanche la vita, a quanto pare. One man psyco show. Personaggi, canzoni, poesie, monologhi. Uno spettacolo-contenitore con pezzi che provengono da tutto il repertorio di Daniele Parisi dal 2011 a oggi. Ne viene fuori un bestiario di umanità allucinate e assurdamente comiche.
17 luglio
Infine, domenica 17 luglio va in scena “Laura allo specchio”, un monologo, scritto da Fernando Pannullo e Fatima Scialdone, con musica e canzoni ,che ci fa conoscere un Pierpaolo Pasolini raccontato in modo diverso proprio da lei , Laura Betti (grande attrice di cinema e teatro ) degli anni sessanta, in cui giovane ,vitale, prepotente, anticonformista riuscì ad imbastire un spettacolo tutto di canzoni, scritte e composte per lei , dal titolo : “Giro a vuoto”. E’ la prima “One woman- show italiana”, ha inventato una forma cabaret sconosciuta finora da noi, anche se praticata da tempo in Francia. Al pianoforte M° Andrea Bianchi. Con la partecipazione alla chitarra di Fausto Mesolella.
Si ringraziano la Fondazione Claudio Nobis, che sostiene il Festival economicamente già da due anni, il Comune di Roma, Artisti 7607, lo staff del festival, gli artisti e gli addetti ai lavori.
Ufficio Stampa – Maresa Palmacci