La pittrice Bruna Rapetti nasce ad Acqui Terme, ma vive a Torino città in cui si è successivamente trasferita Ha una sua bottega ad Acqui Terme dal nome emblematico la Sala d’arte “l’Origine “ di Bruna Rapetti.
Nel 2015 abbraccia la nuova corrente artistica contemporanea del “Sensorialismo materico”, il cui presupposto è quello di contrapporsi al materialismo che attornia il vissuto quotidiano di ognuno di noi. Bruna Rapetti approfondisce così questa tematica che sente sua e che trasla sulle proprie tele facendosi così portatrice di questa sintonica dialettica che conduce l’osservatore dei suoi lavori ad una percezione non solo visiva, ma che implica il coniugo contestuale di tutti e cinque i sensi. Apre dunque verso i suoi interlocutori, generosamente il proprio animo per condurli ad una percezione speculare che rimanda all’interlocutore stesso quello che l’artista sente come un’urgenza, ovvero fornire una chiave di lettura del mondo con una più ampia comprensione che sappia andare oltre il confine della tela stessa e di ciò che appare in prima istanza.
Nelle sue opere ritroviamo quindi il suo incanto per il creato con aspetti anche contrapposti come il sole e la luna, la luce e le tenebre. Spesso questa bellezza del creato, di cui ella si sente parte piena, viene espresso con la presenza di rose, soggetto ricorsivo nei suoi quadri, che sembrano quasi indicare come nel contempo esse donino sia il profumo del fiore ma che imprescindibilmente sono accompagnate da spine nel più classico degli assiomi.
La sua propensione ed ispirazione, soprattutto nelle opere paesaggistiche, ci riporta ad un grandissimo pittore olandese, Vincent van Gogh, non solo nei soggetti ma anche nel tratto che realizza con l’acrilico e con una pittura cosiddetta grassa e materica che stende spesso a spatola o con la tecnica del “graffiato”. In tal modo si esaltano ancora di più le rese dei soggetti e della percezione quasi tattile delle sue opere.
Questa pregevole artista fonde perfettamente il suo sentire con una poesia di Pablo Neruda di cui ha fatto propria una parte divenendone il suo motto: “Ognuno ha una favola dentro che non riesce a leggere da solo Ha bisogno di qualcuno che con la meraviglia e l’incanto negli occhi la legga e gliela racconti “.
Una meraviglia ed incanto ben narrate nei suoi quadri e ben trasmesse e percepibili da chi ha la fortuna di imbattersi nei suoi lavori sparsi un po’ ovunque, travalicando anche il confine italiano e fino a giungere a Cannes Montpellier Sanary sur mer S Raphael Toulouse per approdare in collezioni private.
La principale cifra stilistica delle opere di Bruna Rapetti è proprio questa, la sua ricerca interiore pronta a captare suggestioni provenienti dall’universo che desidera condividere con l’osservatore.
By Ester M. Campese