di Riccardo Bramante
Per lungo periodo il Medioevo è stato considerato un tempo di transizione e di oscurantismo dopo i fasti delle grandi civiltà greche e romane; solo in quest’ultimo secolo, soprattutto per merito di alcuni storici come il francese Jacques Le Goffe e l’italiano Franco Cardini, si è iniziato a vedere quel periodo come il crogiolo di tutte quelle trasformazioni sociali, economiche e di costume che poi sono esplose nel Rinascimento ed hanno dato vita successivamente a quella che è oggi la nostra civiltà.
Ben vengano, perciò, eventi e manifestazioni come questo quarto “Festival del Medioevo” che Gubbio, città per eccellenza medioevale tanto amata anche da Hermann Hesse, organizza dal 26 al 30 settembre 2018 per diffonderne la divulgazione storica lontana dai soliti stereotipi.
Quest’anno il tema conduttore dell’evento sarà “I Barbari”, termine inteso come stranieri, invasori e migranti che ci hanno portato alla scoperta degli “altri” con i loro costumi, abitudini e lingue e che nel tempo hanno fortemente inciso anche nella nostra storia.
Protagonisti saranno più di 80 storici, saggisti, scienziati e giornalisti italiani ed europei che attraverso interviste e “faccia a faccia” racconteranno al pubblico in maniera facile e divulgativa i vari aspetti di questo periodo storico che va dalla caduta dell’Impero Romano alla scoperta dell’America, richiamando, nel contempo, riferimenti ed analogie con i nostri tempi perché, come affermava Benedetto Croce, “ogni storia è storia contemporanea”.
Accanto all’approfondimento culturale sul tema dei “barbari”, che ne costituisce il cuore, il Festival presenta anche diversi altri eventi collaterali che con mostre, film e spettacoli vari offrono la possibilità di conoscere aspetti spesso inediti di questo periodo.
Tra gli appuntamenti fissi, di particolare importanza è la “Fiera del Libro Medievale” in cui le maggiori case editoriali italiane e piccoli editori specializzati presenteranno al pubblico saggi, romanzi e biografie aventi per oggetto l’età medievale, mentre i segreti dello “scriptorium” rivivranno grazie ad amanuensi e calligrafi provenienti da ogni parte del mondo.
Vi sarà, inoltre, un mercato medievale di “botteghe e mestieri” in cui ci si potrà aggirare tra fabbri, erboristi e commercianti che presenteranno i prodotti dell’artigianato medievale sulla base di una fedele ricostruzione storica.
Con un interessante ritorno al presente sarà organizzata anche una “Tavola rotonda del web” in cui si incontreranno siti specializzati sul Medioevo con la collaborazione di “Italia Medievale”, “Feudalesimo e Libertà” e “MediaEvi”, la pagina Facebook dedicata all’approfondimento dei temi medioevali.
Il Festival, organizzato in collaborazione con il Comune di Gubbio e con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, sarà seguito anche dalla RAI attraverso i canali tematici di Rai Storia e RAI Radio3.
Articolo di Riccardo Bramante