Antonella Ponziani ad aprile il Premio Mastroianni e poi tanti impegni, nell’intervista ci parla anche di Fellini.

di Ester Campese

Antonella Ponziani è un’attrice e regista italiana, apprezzata e amata dal pubblico che la segue con affetto sia per i suoi ruoli in pellicole cinematografiche che per quelli fatti per la TV. Nel suo percorso artistico annovera anche il David di Donatello e il Nastro d’Argento attribuitole come miglior attrice protagonista. E’ il grande maestro Federico Fellini, che incontra per caso da amici, che la scopre e che la porterà alla ribalta del grande pubblico e al successo. Sono molti i registi che nel suo corposo percorso artistico la dirigeranno, da Paolo Virzì a Mario Monicelli, da Riccardo Ferrero e ovviamente Fellini.

Antonella Ponziani

Antonella Ponziani ama molto il suo lavoro ma inizialmente l’approccio al mondo artistico avviene attraverso la musica, altra sua grande passione, assieme alla break dance. Sarà la break dance l’occasione di una delle fortunate coincidenze che la vita le offrirà.

Impegni a breve

Le abbiamo chiesto di raccontarci i suoi impegni a breve

Ci racconta che sta collaborato con Mario Spinocchio che ha conosciuto, a Los Angeles, mentre studiava regia. La loro sensibilità li ha portati a lavorare insieme nella sceneggiatura del film “Fuori scuola”, pellicola con cui Spinocchio debutta alla regia di lungometraggi. Il film è incentrato sulle vicende di alcuni suoi allievi, tratte in parte dal vero e arricchite dalla fantasia. La storia narra di ciò che accade nelle scuole incluso spaccio e bande. In questo film Antonella Ponziani interpreta la mamma di uno dei ragazzi che, per tirare fuori “dal giro”, rischierà la sua vita. Nel cast anche Alessandro Haber, preside della scuola. Oltre ad Antonella Ponziani, ha collaborato alla sceneggiatura del film di Mario Spinocchio, anche Salvo D’Angelo.

Ad aprile Antonella Ponziani riceverà il prestigioso Premio Marcello Mastroianni. Ci dice di essere molto felice di questo tributo anche perché realizzato in nome di un grandissimo attore che tra l’altro ha conosciuto e con cui ha lavorato in un film diretto da Fellini. Questo riconoscimento che giunge dopo tanti anni di carriera per lei è molto significativo.

Un nuovo progetto che si avvierà la prossima estate riguarda il regista americano Kai Ephrom che le ha proposto di girare “Lost in Sabina”. E’ la storia di un giovane americano che ritorna in sabina dai suoi nonni, e anche per rivendere una vespa anni 40, diventata d’epoca e custodita proprio a casa dei nonni. Invece si innamorerà del luogo. Antonella Ponziani in questa pellicola è un meccanico donna che si invaghisce, senza essere corrisposta, dell’americano. Nel cast sarà anche Matt Dillon. E’ una commedia molto divertente che riporta uno spaccato dell’itala, un film in cui il protagonista scopre l’Italia e noi scopriamo lui.

La scorsa estate Antonella ha partecipato in teatro, allo storico Petrolini di Testaccio, allo spettacolo di Emanuela Mari – Femme. In quel contesto ha anche cantato il “valzer della toppa” di Pasolini ripresa anche da Gabriella Ferri. Un omaggio fatto al grande Pasolini, un inno alla sincerità e all’onestà, sempre più rare oggi.

I duri inizi

Ci ha poi raccontato dei suoi duri inizi e di Federico Fellini, persona chiave della sua carriera.

Antonella Ponziani (credito ph Carlo Bellincanti)

Sin da bambina aveva la passione per questa professione. Oggi che è una attrice affermata ci confessa quanto sia felice nell’essere riuscita a realizzare il suo sogno a maggior ragione avendolo raggiunto con le sole sue capacità. Non è figlia d’arte, seppur anche per chi lo è non è semplice. Studio, impegno costanza, cocciutaggine e qualche propizia concomitanza l’hanno portata dove oggi è.

Antonella non ha avuto la fortuna di crescere in una famiglia che la potesse seguire con attenzione. Ha dunque dovuto sviluppare precocemente un atteggiamento di autonomia, pur accusando un senso di abbandono per la sua grande sensibilità. Sognava dunque, e fantasticava pensando al cinema per evadere e calarsi in una bella realtà più bella di quella reale. Sollecitata in questo sogno anche da alcune sue amiche che con Fellini partecipavano, come comparse, al film che stava allora realizzando “La città delle donne”.

L’incontro casuale con Fellini e l’occasione perduta 

Si rammenta come da poco aveva perso il papà, era quindi sofferente, chiusa nel suo dolore e dal dispiacere era anche ingrassata e portava per ribellione i capelli rosa. Reagì così al suo dolore, non parlando e disegnando. Una sera, invitata con sua mamma ad una festa in casa, incontra un signore che le si siede vicino iniziando a punzecchiarla. La giovane Ponziani passa dal mutismo agli sproloqui rispondendo un po’ controvoglia.  Questo signore divertito sorride avendo capito che non sapeva chi fosse. Alla fine Antonella realizza che era Fellini. Al termine della serata alla mamma viene chiesto di lasciare il proprio numero per contattare Antonella e coinvolgerla in un film che stava girando. Il giorno dopo la mamma ricevette effettivamente una telefonata che invitava Antonella Ponziani a cinecittà dove Fellini stava girando “La nave va”. Ma la mamma perplessa disse di no perché era una ragazzina e doveva studiare. Delusa Antonella si rinchiuse nel suo mutismo.

L’esperienza Londinese

Fondò dopo poco un gruppo musicale con un il suo primo fidanzato, ma poi per evadere lasciò tutto per trasferirsi a Londra. Lì prende lezioni di canto, di ballo e di tutto quello che sentiva fosse necessario per la sua carriera artistica. Durò un paio di anni questa dura gavetta, poi il richiamo del set si fece più forte. Si ricordò di Fellini e decise di ritornare a Roma.

Antonella Ponziani (credito ph Carlo Bellincanti)

Il ritorno a Roma, l’inizio della carriera e il suo rapporto con Fellini

Tornata a Roma riuscì a contattare Fellini e lavorare come comparsa nel film “Ginger e Fred”. E lì che in effetti nasce la carriera di Antonella Ponziani. Girerà poi “Cinecittà Cinecittà” con i ragazzi della bottega di Gassman. Fellini un giorno viene attirato dalla musica ed Antonella era lì che ballava la break dance, la riconosce, sorride e la invita allo studio 5 e da lì la ingaggia per parti più importanti e la coinvolge nei suoi progetti filmografici.
Finalmente la sua tenacia e anche un po’ l’incoscienza giovanile, la premiano e fa ciò che davvero ama fare. Ancora oggi Antonella ci dice che non riesce a pensare alla sua vita senza fare questo suo amato mestiere. Non tutti – ci dice – hanno tante chance nella vita e quello che ho avuto è stato un regalo, quello che verrà anche.

Federico Fellini è stato il primo regista che l’ha scelta, ma nacque tra loro anche una lunga amicizia. Ancor oggi ricorda con affetto quel tempo, quell’amicizia fatta di stima tra un Maestro e una ragazzina. Un sogno passare del tempo insieme, in un momento in cui essendo molto giovane, non sapeva ancora bene nemmeno valutare il già promettente spessore artistico. Poi il cinema glielo ha riconosciuto e le ha dato tantissimo, è cresciuta e maturata in questo mondo divenuto la sua vita.

Desideri futuri

Le abbiamo anche chiesto cosa desidera nel futuro

A questa domanda risponde che desidererebbe interpretare ruoli in film brillanti, conscia che la comicità è ancora più difficile dei ruoli drammatici. Antonella Ponziani sa di aver una grande ironia e il mestiere ha affinato questa sua capacità acquisendo i tempi della comicità. Per questo le piacerebbe cimentarsi maggiormente in commedie brillanti. La risata fa sempre bene – dice – a maggior ragione oggi che stiamo vivendo momenti cupi sia per il covid che questo terribile conflitto. Il sapore della libertà e la possibilità di poter scegliere liberamente cosa fare è qualcosa di grande che non si deve dare per scontato.

Antonella Ponziani e Valter Veltroni

A proposito di questo ci siamo anche incrociate alla recente presentazione del libro di Valer Veltroni, La scelta. Di lui Antonella ci dice che pur non avendo lavorato insieme, apprezza ciò che fa anche come regista oltre che come scrittore. Per questo, e anche conoscendolo, è stato un piacere sentire le parole di questo nostro grande intellettuale.

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