A Vincenza, alla Basilica Palladiana, una mostra da non perdere è quella dedicata a “Van Gogh. Tra il grano e il cielo” , visitabile fino all’8 aprile 2018.

La mostra curata da Marco Goldin prevede 43 dipinti e 86 disegni dislocati lungo il percorso espositivo attraverso cui è ricostruita la vita del pittore olandese. Al termine del percorso anche la proiezione di un lungometraggio che rimanda ai luoghi in cui Van Gogh ha vissuto, video realizzato in qualità di registra proprio dallo stesso curatore.

La mostra darà conto della nascita e della formazione di un genio e della sua straziante fragilità, con una certosina ricostruzione della vicenda biografica di Van Gogh grazie anche ai prestiti del Kröller-Müller Museum in Olanda.

Si scorge tramite le opere ed i disegni esposti, quest’ultimi raramente presenti alle mostre di Van Gogh, la “via crucis” nel dolore e disperazione del vivere di questo artista, che aveva una spasmodica tensione nel voler rappresentare la verità in arte. Visitare questa mostra, sarà come poter entrare, in punta di piedi, nell’animo del pittore scorgendone i luoghi più intimi e segreti, anche per il tramite di alcune delle lettere che Vincent scriveva al fratello Théo, che faranno da fil rouge dell’esposizione. Una di queste desideriamo riportarvela qui nel seguito:

Vincent a Théo, estate 1883
Anch’io mi sento talvolta molto debole, quando lavoro sulle dune o altrove: non mangio certo a sazietà. Le mie scarpe sono tutte rattoppate, usate all’estremo; tutto ciò e altre piccole miserie mi producono molte rughe. Infine, tutto questo sarebbe nulla, Théo, se potessi aggrapparmi all’idea che andrà comunque tutto bene, a condizione di perseverare.

By Ester M. Campese

Di VipGlam

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