Il personale reportage dell’artista Ester Campese in arte Campey, di una passeggiata fatta in compagnia del produttore Riccardo Bramante, in uno tra gli angoli suggestivi dell’eterna città. Stupendo scorgere una Roma ancora sonnecchiante in una placida domenica mattina, prima che si risvegli del tutto e cominci la consueta frenesia della giornata.
La passeggiata inizia dalle accademie di via Omero dove pullulano una serie di iniziative/vernissage interessanti da visitare. Tra le Accademie presenti in via Omero ci sono, fra l’altro, quella dell’Egitto, della Danimarca, l’accademia di Romania e l’accademia Belgica che si affacciano,
attraverso Piazza Josè de San Martin, di fronte alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, che custodisce all’interno delle sue 55 sale, la più grande collezione di arte contemporanea italiana con più di 4.000 opere pittoriche e scultoree di artisti, prevalentemente italiani, dell’800 e 900.
Proseguendo la passeggiata verso il bellissimo parco di Villa Borghese, terzo parco pubblico di Roma per estensione con i circa 80 ettari, si giunge alla via dei grandi poeti stranieri.
Si possono scorgere le statue dedicate allo scrittore ucraino Nikolaj Gogol, al polacco Henryk Sienkiewicz che scrisse l’opera letteraria “Quo vadis?”, ad Aleksandr Puškin poeta russo.
Ancora più in la, lungo i viali di questo delizioso parco, si giunge fino al Tempio di Diana
e ancora un pochino più avanti al luogo più romantico di Villa Borghese il Giardino del lago con lo sfondo del tempio di Esculapio. Il laghetto ancora oggi è percorribile da piccole imbarcazioni a remi.
Infine accattivante la sosta a La Casa del Cinema, a pochi metri dall’ingresso al parco da Via Veneto, che sorge nella storica Casa delle Rose, all’interno di Villa Borghese.
Non sono trascurati i più piccini che hanno dedicato per lor, proprio di fronte alla Casa delle Rose, il Cinema dei Piccoli.