Di Lory G.
Negli ultimi tempi Roma sta dimostrando una notevole “dinamicità” nella ristorazione; testimonianza concreta di questa rinnovata capacità creativa nel food è l’ultima Guida dal nome “I Cento” (ormai alla 6° edizione), degli autori Luciana Squadrilli e Federico De Cesare Viola, che ci raccontano il loro viaggio gastronomico fatto nei tanti locali romani. “I Cento” propongono una classifica (100 ristornati) non solo dei migliori ristoranti della città come il top del gusto perché stellati, ma anche locali adatti per tutti i gusti e per tutte le tasche. Roma infatti è questo: accanto ai rinomati e consueti nomi di eccellenza culinaria (per qualità e costo), si affiancano i tanti luoghi diversi per tipologia di ristorazione. Dall’osteria alla pizzeria, alle trattorie classiche che offrono anche rivisitazioni spesso convincenti della tradizione romana, ai ristornati vegani e vegetariani, ai shushi bar e ai tanti cinesi (non sempre di qualità!), allo street food, un fenomeno in crescita! Decisamente vasta è l’offerta quindi della ristorazione romana che può godere sia delle belle vie del contro storico (e non solo) dove si trovano i locali, sia della straordinaria posizione, circondata dai i “Castelli” romani piuttosto che dal mare. Come non citare infatti le tipiche “Fraschette” dei Castelli romani, vere eccellenze del cibo locale e prerogativa delle gite fuori porta, piuttosto che dei tanti ristornati del litorale romano (sia a nord che a sud!). E poi a tanta diversità di gastronomica, si affiancano oggi più di ieri anche le diverse “location” per nuovi ristornati o riadattamenti di esistenti. Ad esempio riadattamenti di ex fabbriche in zone semiperiferiche (solo per citarne una Lanificio in zona Pietralata) piuttosto che palazzi d’epoca (Coho Apartment nella centralissima Piazza Barberini). E ancora location suggestive quali alberghi solitamente posizionati in punti strategici della città per panorami e viste mozzafiato (un esempio per tutti Terrazza Borromini). E ancora, in una zona orami nota per la movida romana quale zona Ponte Milvio, spiccano recenti esperimenti di “food gallery” dei ristoranti Malandros e Meaters. Una vera e propria galleria d’arte ristorativa (così definita) in un’unica struttura architettonica dove si fondono 2 tipologie di ristorazione: tapas bar della tradizione spagnola e brace bar (con carne di tutti i paesi). Insomma che dire! L’esperienza culinaria a Roma è da vivere a 360°: immersiva nella sua storia mixata alle nove tendenze. Un altro modo di vivere questa città nella sua unicità.
Articolo di Lory G.