Decisamente è sempre l’estetica ed il suo modo di apparire il centro delle nostre conversazioni. Il suono di Veronica Merchese in arte Ninaif poi sa ben giocare con quel gusto glam decisamente internazionale. “Aprile” è il nuovo singolo ed è doveroso andare oltre: parliamo di un manifesto, di una denuncia, del buio dentro che corona la violenza subita. Un brano che da il suo piccolo grande contributo alla piaga che viviamo spesso. Ninaif fa sentire la sua voce…
L’estetica è tutto ormai. Ma parlando di forme, questo nuovo brano di Ninaif che forma pensi che abbia? Io l’ho trovato molto inglese…
I suoi suoni hanno origine negli anni 80. Come in quegli anni, c’è l’accostamento del suono elettronico a quello dei musicisti registrati in studio. È un ritorno al passato, ma a mio parere in chiave moderna. Lo trovo il giusto connubio fra leggerezza, sinuosità ed oscurità.
“Aprile” sembra anche un gioco di parole… sembra anche una provocazione… sbaglio?
Non sbagli, il gioco di parole c’è. Esprime da un lato la bellezza della rinascita del mese di Aprile, il mese della primavera, in contrapposizione all’imperativo del verbo aprire che invece vuole esprimere la parte più traumatica, la più oscura, l’eco di ciò che rimane dentro.
Chi è per davvero Piera?
Piera è una donna come tante, purtroppo. Una donna che ha vissuto la violenza e l’ha taciuta al di fuori di sé stessa, ma che poi sente risuonare dentro il dolore misto alla voglia di farcela, ostentando la forza che copre la sua fragilità.
Il video di questo brano? Ha un forte potere visionario…
Il video c’è, è tutto pronto. A breve ci sarà anche la data di uscita. Vi dò un piccolo spoiler: le protagoniste sono tutte donne. Non voglio anticipare altro.
Arriverà il disco di Ninaif?
Arriverà. Non c’è ancora una data precisa, ma c’è l’idea di raccogliere tutti i singoli in un unico disco.