di Ester Campese
Mia Martini, pseudonimo di Domenica Rita Adriana Bertè, detta Mimì, è stata una tra le più grandi cantanti e cantautrice italiane. Un’interprete indimenticata che ha lasciato in eredità a tutti noi grandi capolavori in musica.
Debutta con il suo singolo “Padre davvero” nel giungo del 1971, disco pubblicato dalla RCA, cui si aggiunge subito dopo, in novembre “Oltre la collina”, il suo primo album. Pezzi che ancora oggi sono considerati tra i migliori prodotti musicali italiani realizzati ed interpretati da una delle voci femminili più espressive della musica leggera.
Successi su successi che sono diventati nel tempo dei veri e propri clult che la porteranno alla ribalta negli anni 70, consacrandola al grande pubblico, con brani quali “Piccolo uomo”e “Minuetto” che le frutteranno la vincita di due FestivalBar consecutivi. Primato, come interprete fellimile, raggiunto solo da Mimì.
Le si impone un periodo di ritiro dopo aver dovuto subire due interventi alle corde vocali che ne cambieranno la timbrica vocale, ma restando sempre gradevole. Si alternao anche vicende familiari e litigi con la nota sorella Loredana Bertè, che nel tempo poi si stempererenno. L’incontro più importante per Mia Martini è quello con Ivano Fosati con il quale avrà anche un legame sentimentale oltre che artistico.
Si ritirerà nel 1983 dalle scene per maldicenze sul suo portare sfornuta nel mondo dello spettacolo. Il suo ritorno sarà diversi anni dopo, nel 1989 a Sanremo con un’altro pezzo potentissimo, diventato anche questo un cult “Almeno tu nell’Universo” ed è subito nuovamente successo. Morirà a soli 47 anni il 12 maggio del 1995. Un’attonità Mara venier in diretta durante la trasmissione “Domenica in” ne diede la notizia.
Un omaggio TV glielo dedica RAI1 con “Io sono Mia” la storia autobiografica sulla vita dell’artista.