Più di 110 anni fa, a Coyoacán ( Messico) il 6 luglio 1907, nacque la pittrice più rivoluzionaria di tutti i tempi: Frida Kahlo. Questa artista e donna è un esempio di coraggio di forza ma anche amore e dolore. Una donna da cui possiamo trarre ancora oggi un grande insegnamento scorrendo la sua vita, osservando la sua opera fatta in vita e che ha lasciato a tutti noi.

Affetta da spina bifida, scambiata dai genitori per poliomielite, e quindi non correttamente curata, fu devastata  dall’incidente che ebbe mentre nel 1925 tornava in tram a casa, la prova più dura per Frida, che subì fratture multiple alla spina dorsale e dovette subire ben 32 interventi chirurgici che la costrinsero ad una lunga convalescenza di anni  a letto che condizioneranno in ogni caso la sua salute, compromettendo irrimediabilmente la sua mobilità, per tutta la vita ma che non la fiaccheranno nel suo spirito combattivo.

Fin dall’adolescenza Frida manifesta talento artistico e uno spirito indipendente e passionale, insofferente di ogni convenzione. Per far passare il tempo della lunga convalescenza i genitori di Frida le regalano colori e pennelli inconsapevoli che sarà questo l’avvio di una sfolgorante carriera artistica. Vista la sua passione per l’arte, i genitori la incoraggiano e le donarono un letto a baldacchino con istallato uno specchio sul soffitto in modo che si potesse osservare e ritrarre. Per questo motivo Frida realizzò molti autoritratti. Lei stessa dichiarerà: “Dipingo autoritratti perché sono spesso sola e perché sono la persona che conosco meglio”. Il primo dipinto realizzato è proprio un suo autoritratto che donerà ad Alejandro un ragazzo di cui è innamorata, il suo primo amore adolescenziale.

Nei suoi ritratti raffigurerà molti momenti duri della sua vita, come il grave incidente. Nel 1928 a 21 anni conobbe Diego Rivera il più famoso pittore del Messico rivoluzionario che già incontrò ai sui 15 anni mentre dipingeva un murale per l’auditorium della scuola nazionale. A Diego piacquero i dipinti di Frida e la introdusse nel mondo culturale del tempo. Frida divenne una convinta attivista del partito comunista messicano partecipando a molteplici manifestazioni. Si innamora di Diego, suo mentore, con cui sposa l’anno successivo nel ’29.

Lui ha fama di essere un  “donnaiolo” e marito infedele ed è giù al suo terzo matrimonio. Il loro sarà un rapporto d’arte, di passione e tradimenti. Frida avrà modo di dire: “Ho subito due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego Rivera.” Dal canto suo anche Frida tradirà Diego sia con uomini che con donne.

Si spostarono a New York poiché a Diego Rivera furono commissionati dei lavori negli Stati Uniti, ed è in questo periodo che Frida rimane incinta, ma non riuscirà a proseguire la gravidanza poiché il suo corpo fragile non riuscirà a portarla a termine, dovendo abortire. Frida ne rimase sconvolta decidendo di ritornare in Messico con il marito, ma al ritorno i due vivranno separati in due case attigue congiunte da un ponticello, sia per avere uno spazio proprio per l’arte sia per il tradimento di Rivera con Cristina, la sorella di Frida, che li portò al divorzio nel 1939.

L’attività pittorica di Frida si intensificherà ed i suoi dipinti non saranno più circoscritti alla descrizione degli incidenti della sua vita, ma esprimeranno, in questo periodo, lo stato interiore, il suo percepire la relazione con il mondo. Quasi tutti tra i soggetti includono un bambino. Dopo poco tempo Diego e Frida si riavvicinarono risposandosi nel 1940 a San Francisco. L’ultimo quadro dipinto da Frida fu “Viva la vida” raffigurante delle angurie, questo quadro verrà terminato nel 1954 otto giorni prima di morire, a soli 47. Le sue ceneri sono ancor oggi conservate nella sua Casa Azul, sede del Museo Frida Kahlo.

Tra le frasi di Frida Kahlo che vogliamo rammentare e che lasciamo come suggestione, questa: Piedi, perché li voglio se ho ali per volare?

By E.C.

Di VipGlam

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