ANNA CAPPELLI di Annibale Ruccello con la regia di Geppi Di Stasio in scena l’8 e il 9 novembre al Teatro Lo Spazio-Roma, con Olimpia Alvino.
La sensibilità immortale di Annibale Ruccello approda al Teatro Lo Spazio, l’8 e 9 novembre, con ANNA CAPPELLI, uno dei suoi più celebri testi, diretto da Geppi Di Stasio.
Più che un monologo stricto sensu, Anna Cappelli è un dialogo immaginario a più voci.
Una commedia a più personaggi tutti visibili, non solo grazie ad una performance convincente ma anche per merito di una tecnica drammaturgica capace di materializzare l’assenza. Le emozioni che Ruccello ci ha lasciato sono così tangibili da diventare fisiche. Eccola, infatti, la grande peculiarità di questo autore che più di tutti sa fisicizzare i sentimenti dei disadattati e dei reietti.
Anna Cappelli è un crudo e implacabile spaccato dell’Italia di provincia dominata dalla sovrastruttura di una morale cattolica che Ruccello ha sempre stigmatizzato; è un testo “essenziale”, come tutti i suoi testi, nel senso che vanno all’essenza più recondita del sentire umano. Una piéce che mostra sentimenti veri o presunti così fisici da poter essere ingurgitati.
E un testo con queste caratteristiche ha suggerito alle nostre corde di leggerlo in maniera ancor più essenziale, simbolica e straniata, in un allestimento scarno e descrittivo al tempo stesso, cercando di far coincidere le suggestioni dello stesso Ruccello con una certa epicità brechtiana.
Audio e luci Marco Pratesi