E’ nella stupenda ambientazione di Villa Miani, un elegante edificio neoclassico, costruita per i Conti Miani nel 1837 con un panorama mozzafiato su Roma che si è svolta il 16 ottobre scorso l’evento “Experience Firriato” che ha permesso ai convitati di fare un viaggio nella Sicilia del grandi terroir per promuovere il forte legame tra prodotto e territorio.
L’evento è stato fortemente voluto dalla Famiglia Di Gaetano anche per celebrare il legame con Roma e la presenza di Firriato nella Capitale.
Esclusività, glamour e i grandi vini di Firriato per un wine testing in abbinamento ad assaggi gastronomici siciliani di grande pregio ed eccellenza in perfetto accordo con questi prestigiosi vini.
Come si legge dallo stesso invito esclusivo agli ospiti “Firriato racchiude l’intero panorama enologico della Sicilia. Dalle terre nere dell’Etna sino alle colline che guardano il mare di Trapani e poi l’isola di Favignana, nelle Egadi. Sicilie diverse raccontate dalle sei tenute agricole a cui corrispondono sei caratteristici terroir dell’Isola”.
Sei infatti le tenute Firriato: Baglio Sorìa, Borgo Guarini, Dàgala Borromeo e Pianoro Cuddìa nell’Agro di Trapani, Cavanera Etnea alle pendici dell’Etna e infine Calamoni a Favignana.
Attraverso questa “Experience” gli ospiti hanno potuto fare un viaggio di esplorazione e scoperta di vini premiati dalla critica e apprezzati dai winelover di tutto il mondo ed apprezzare come dietro ogni singola bottiglia, ogni singolo calice sia trasmesso l’amore, la filosofia ed il rispetto del territorio ed il percorso intrapreso dai titolari Salvatore e Vinzia Di Gaetano, ed oggi dalla figlia Irene e dal marito Federico Lombardo di Monte Iato.
In scena quindi la migliore Sicilia con degustazioni accompagnate anche dai sapori e dalla cucina di qualità con la presenza di ben due cooking show attraverso lo chef bistellato Vincenzo Candiano, del ristorante La Locanda Don Serafino di Ragusa che ha fatto assaggiare agli ospiti una rivisitazione di un tipico piatto con dei corallini risottatti mantecati al caciocavallo ragusano e maiale brasato al rosmarino, mentre la cooking show Valentina Chiaromonte, del ristorante FUD OFF di Catania, ha preparato il baccalà con spuma di bagna cauda, rosa stellata, spolverizzati di olive e capperi.
Un’esperienza intensa, un viaggio sensoriale ineguagliabile tra i saloni della stupenda villa Miani, che Firriato ha voluto offrire a Roma e che di calice in calice ha fatto trascorre a tutti una stupenda serata brindando ed assaggiando tante prelibate ricercatezze come i salumi dell’azienda La Paisanella, i salami di asino ragusano de Il Chiaramontano, le specialità di tonnara di Favignana dell’azienda Nino Castiglione, ed il caviale di lumache dell’azienda La Lumaca Madonita ed altre ancora.
Tra i vini che si sono potuti degustare le bollicine del Gaudensius Blanc de Noir (Etna Doc) e del Gaudenisus Blancs de Blancs, e quelle del metodo charmat Saint Germain ma anche i Petillant Charme Bianco e Charme Rosé, poi i Grandi Classici Bianchi e Rossi, con le etichette che hanno scritto negli anni la storia del brand.
Per i vini di Favignana la scelta di presentazione è andata la linea Favinia, e del Vulcano, con i vini Cavanera e Sabbie dell’Etna, massime espressioni della viticultura di mare e di montagna.
Presenti anche i top wine che hanno consacrato il nome di Firriato tra i grandi nomi dell’enologia italiana quali Harmonium, Ribeca e Camelot ed non sono mancati i passiti l’Ecrù e il Favinia Passulè e il moscato l’Ocra, veri gioielli per gli amanti dei vini dolci.
link: http://firriato.it
By E.C.