“Silenzio ‘e stu core”, il nuovo singolo di Giusy Soviero, è la prova che la bella canzone napoletana, al contrario di ciò che alcuni pensano, non muore mai. Nel testo la cantautrice parla del preciso istante in cui, venendo meno il valore dell’eloquio, i silenzi, al contrario, si tramutano in armonie: la musica, in questi momenti, non serve più solo ad allietare le orecchie degli ascoltatori, bensì diviene anche il veicolo attraverso il quale mostrare la nostra più autentica essenza: un messaggio, questo, reso perfettamente anche dal video, in cui troviamo Giusy che canta al mare, in acqua e sulla spiaggia, in momenti diversi della giornata. La canzone, d’altronde, è ispirata anche alla biografia di Giusy, nata a Napoli, la Mecca della musica, da una famiglia che ha sempre assecondato, giustamente, questa sua attitudine. Del resto, secondo André Gide, è bene seguire la propria inclinazione, purché sia in salita: e nel caso di questa promettente cantautrice, non può essere diversamente.
Venendo alla parte musicale, abbiamo un brano al contempo profondo e vivace, quasi ballabile, con una sonorità piacevole e assolutamente adatta alla voce, raffinata e partecipe. D’altronde, Giusy Soviero non è affatto un talento improvvisato, avendo studiato canto jazz al Conservatorio San Pietro a Majella della sua meravigliosa città. E non si canta, come sosteneva William James, perché si è felici, bensì si è felici perché si canta, come si evince perfettamente dalla sua interpretazione.
Concludendo, abbiamo un brano che contribuirà senz’altro, in modo notevole, a consolidare e far crescere ulteriormente la tradizione canora e musicale partenopea.