Ermetismo che si dipana dentro un suono acido, metallico, dalle melodie di strano rock blues italiano che però si concede il lusso di altro ancora. “Luxor” è il nuovo disco dei SantoClaus Ensemble, “Luxor” è – per riprendere una delle loro sintetiche risposte – una delle tante cose che ci scorre davanti. Sta all’artista il compito e il genio di saperle fermare.

Adoro l’estetica ma la copertina non la capisco. Anzi forse l’unica connessione è la lussuria. Non c’è l’alcool del disco, non c’è la dannazione, non c’è il noir e soprattutto il country. E mi piace assai… me la spieghi?
Forse perché c’è tutto e niente allo stesso tempo. Da tutto questo affiora la ricerca infinita di noi e del tempo che fu.

Per te la lussuria dunque dove si trova? Nelle canzoni come nella vita?

La lussuria è una costruzione mentale dunque puoi trovarla solo lì se pur ci fosse.

Un suono acido figlio, penso io, di anni andati. Il passato regna sovrano o sbaglio?
Il passato è passato assorbito, fagocitato e trasformato come tutto del resto.

Dal futuro questo disco cosa prende?
La memoria

E un video allora? Ha forte il potere visionario direi…
Un video è solo tale come tutto quello che ci scorre davanti agli occhi in ogni istante.