Si intitola “Mi sono perso” il nuovo disco dei Regione Trucco: e da quel filone anni ’80 che ha tanto impreziosito il nuovo pop italiano, mettiamo in circolo un disco che forse si gioca carte vincenti appena fuori tempo massimo. Allegorie e leggerezze per immergersi dentro le pieghe anche intime di una vita quotidiana che ormai scalcia per venir fuori dal grigio di questo tempo strano…

Parliamo di pop dai bordi distorti. C’è anche tanto rock ma anche tanto gusto radiofonico. Dopo tanta gestazione, secondo voi che tipo di suono è venuto fuori?
Hai descritto bene! il nostro intento era quello di fare un disco che cercasse di unire una parte più rock che forse si trova di più nella scrittura e nella composizione a una parte sonora che non risultasse troppo anacronistica! Speriamo di esserci avvicinati al risultato prefisso…

Si torna a parlare di quel modo indie che band come i The Giornalisti hanno reso celebre. Oggi di quella moda cosa resta secondo voi?
Poco secondo noi. i The Giornalisti, Calcutta in realtà non hanno fatto altro che prendere delle belle canzoni e attualizzarle nei testi e nei suoni. Poi quel filone si è un po’ perso, nel senso che si è cercato di buttarsi tutti in quel mood e dopo un po’ però le belle canzoni sono andate esaurendosi ed è rimasto solo il mood.

Non vi sentite dunque un poco fuori tempo massimo? Oppure c’è un sottobosco che continua in questa direzione?
noi siamo sempre fuori tempo massimo, in ritardo su tutto. Speriamo che i gusti abbiano già fatto il giro e di essere in tempo per il revival dell’indie.

Anche quel certo modo di vestire secondo voi è aderente ad un suono preciso?
Guarda quando abbiamo scelto i vestiti per lo shooting fotografico del disco siamo andati un po’ in crisi. Noi siamo gente da jeans e maglietta, ma gli addetti ai lavori ci hanno detto che era poco incisivo come stile. Però non potevamo mica vestirci come i Maneskin, non avendo più 20 anni. Alla fine abbiamo optato per questo gusto anni ’90, che in fondo è l’epoca a cui siamo più legati. Cogliamo l’occasione per ringraziare Sin Contro Vintage di Torino che ci ha sopportato e supportato per lo styling

L’amore al centro? Si torna davvero così romantici nella canzone italiana?
Lo si è sempre stati dai!! come dice Brunori “Canzoni che parlano d’amore… Perché alla fine, dai, di che altro vuoi parlare?”