Terzo videoclip, firmato Paolo Tocco, giornalista e creativo, per Ivan Francesco Ballerini.

“Una manciata di parole” (che tra l’altro apre il terzo lavoro personale di inediti in studio che ha voluto titolare “Racconti di mare. La via delle spezie”) è un vero e proprio gioiello musicale in cui il mare è nuovamente protagonista, come in fondo lo è sempre stato sia nella conquista del mondo sia dentro i diari di bordo di ognuno di noi.

Dunque anche l’uomo è protagonista e le cose non possono essere scisse, secondo me.

Un lieve canto di donna in esergo (che poi ritroveremo alla fine…) sembra quasi ricordare un dolce velo di bellezza materna, ma anche un protettivo canto di sirena che sta arrivando da chissà dove.

Ballerini scrive: “Ho pensato ad un uomo di mare, un marinaio, che proprio dentro la solitudine pensa a un amore lontano, il suo, e cerca di trovare una manciata di parole per dirle che esistiamo insieme anche se siamo lontani. Un disco che sento forse un poco più vicino al mio tempo, al mio modo di cercare il suono e la melodia, un lavoro che in sé cerca quel dono della narrazione che spero di aver trovato, almeno in parte”.

Accompagnato da  Alberto Checcacci nella direzione artistica, Alessandro Golini (viola e violino), Alessandro Melani (batteria), a cui si sono aggiunti Stefano Indino (fisarmonica), Giancarlo Capo (chitarra classica, acustica, basso e cori), Luca Trolli (batteria), Marco Lazzeri (pianoforte), Silvio Trotta (chitarra battente e mandolino), Lisa Buralli (voce solista e cori), il brano diventa una sorta di loop, quasi virale e irrinunciabile.

La sapida regia di Nedo Baglioni, lungo i sentieri della musica di Ivan lascia lo spazio al bravissimo Paolo Tocco, tra l’altro anche cantautore.

Continua Ivan: “Non volevamo una produzione artificiosa e di moda, neanche potevamo farlo. Ma non sarebbe stato coerente con le piccole cose preziose di un racconto di mare. Tutto va in scena in un giorno di finta bonaccia, alle rive di un mare d’Abruzzo che sembra regalarci un angolo sperduto nel mondo. E quel marinaio è l’attore Luciano Emiliani, giullare dei boschi, allegorico e visionario, un moderno Chuck Noland in cerca di un amore antico. A loro il pregio di aver codificato con semplicità bambina un concetto alto di amore, che diviene gioco, che sembra quasi scollarsi infinitamente dalle dinamiche che il mondo quotidiano ci regala. Anacronistico forse ma anche tanto figlio di un bisogno primigenio di tornare uomini su questa terra”
Così, come in tutto l’album (Racconti di mare. La via delle spezie) , Ballerini si riconcilia con il cantautorato storico degli anni Settanta, cercando di regalare al mondo e a quel poco mercato che ancora resta in vita, non solo una musica pulita ed onesta ma anche una continuità culturale che a suo modo contribuisce a reggere, a favore di vento una bandiera che sventola sulla bellezza della nostra tradizione d’autore.

Note biografiche

Ballerini Ivan Francesco (Manciano, 15 Gennaio 1967) è un cantautore e musicista italiano.

Nato nell’entroterra maremmano, mostra sin da piccolo uno spiccato interesse per la musica ed il canto.

Il padre è un noto pittore, conosciuto grazie alla mostra di pittura divenuta, col passare degli anni, un punto di riferimento per moltissimi pittori d’Italia. La madre è stata una insegnante ed è a lei che Ivan Francesco, sul finire delle scuole elementari, chiese di acquistare un pianoforte ed iniziare a studiare musica. Ma non è il pianoforte lo strumento prediletto, bensì la chitarra acustica, complice anche suo fratello maggiore che già maneggiava tale affascinante strumento.

Nel 1990 inizia ad esibirsi con numerose serate live, chitarra e voce su tutto il territorio nazionale. Sono moltissime le occasioni per esibirsi dal vivo, tra cui alcune veramente prestigiose, come il Canta Fiora, organizzato nel comune di santa Fiora, grazie anche alla presenza del “Coro dei Minatori”. Nel 2019, Ballerini si cimenta con la scrittura del suo primo disco, Cavallo Pazzo, un concept – album, interamente dedicato agli Indiani d’America: Il disco, realizzato negli studi di registrazione Brhams di Cavriglia, a due mani col chitarrista e arrangiatore Alberto Checcacci, non passa inosservato ed approda al Premio Tenco.

Nello stesso tempo Ballerini partecipa ad un concorso di poesie della casa editrice Aletti – Mogol, inviando alcuni suoi brani, tra cui “Preghiera Navajo”, una vera e propria preghiera laica, in cui Ballerini immagina un punto di contatto tra l’uomo bianco e i nativi americani, usurpatori di terre e di libertà.  Tra migliaia di poesie provenienti da tutt’Italia il brano di Ballerini viene selezionato ed inserito in una prestigiosa antologia della casa editrice Aletti – Mogol e riceverà un Diploma di Merito.

Durante l’uscita e la promozione di “Cavallo Pazzo“, Ballerini si dedica senza risparmiarsi alla realizzazione ed alla stesura del suo secondo disco “Ancora Libero”, che è uscito a marzo 2021. È un album completamente diverso dal disco d’esordio, e tratta argomenti di attualità, che nulla hanno più a che fare con la bellissima storia degli Indiani d’America.

Il primo video che lancia questo nuovo album porta il titolo di “Per me sempre sarai”, canzone scritta prendendo spunto da una poesia dal padre di Ballerini, dedicata alla nascita di una nipote. La canzone “Per me sempre sarai” scritta da Ballerini vanta due musicisti eccezionali: Alberto Checcacci alla chitarra acustica, Alessandro Golini al violino.

Il 1 ottobre 2022 ha pubblicato il  terzo album dal titolo “Racconti di mare. La via delle spezie”.

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