Eccoci a due passi dalla rivoluzione. La verità è che si cambia, si cambia pelle, faccia, abitudini e suoni. Francesco Moscatelli lo sta facendo e lo sta dimostrando anche con molta maturità rinnegando quel noto adagio che vuole caos e istinto in piena rivoluzione. Invece lui che abbandona le soluzioni pop per dedicarsi a distorsioni lisergiche, dosa con mestiere tutto e non esce mai oltre un seminato di credibilità. “Morfina” è un piccolissimo viaggio di appena 4 inediti che però suonano con la dovuta ruggine e il velenoso piglio di chi fa critica intelligente.
Ho spulciato un poco in rete e spesso si sottolinea tutto con la parola rivoluzione. Certo è che il cambiamento c’è stato… come ti rapporti a questo? Esiste una ragione particolare?
La rivoluzione è soggettiva e mentale, un po’ come dire che ognuno nel suo piccolo può e deve fare qualcosa di diverso per se stesso e per gli altri. Omologarsi è banale e anche molto pericoloso. Rischi di diventare parte di un sistema che non ti riconosce a cui non frega niente della tua arte. Il mio primo EP “Vecchi Ricordi” è stato un esperimento cantautoriale che si avvicinava ad un sound più indie- pop tipico del mainstream italiano. Il secondo EP Morfina ha riequilibrato il mio sound con la mia anima Stoner-Rock. L’album che uscirà nel 2025 sarà un mix di entrambi.
L’estetica di Moscatelli però resta pop… non trovi?
L’estetica non mi interessa, quello che vedi è quello che sono quotidianamente, al di là della musica.
Chi dorme non piglia pesci… e tu, ironicamente, dici che è meglio dormire come fanno tutti… che sia la soluzione?
In realtà dico esattamente il contrario e cioè di usare la Morfina per anestetizzarsi dalla bruttezza che ci circonda. Una bruttezza sociale, culturale e umana che spesso tende a impadronirsi della nostra vita rendendoci omologati a tutti gli altri. Scegli il futuro, scegli la vita.
Direi che è un disco “pasoliniano” questo… che ne pensi?
Ti ringrazio. Per me è un complimento enorme anche solo essere lontanamente associato alla sua figura. Un “UOMO” estremo e sfrontato la cui arte che ha lasciato il segno in questa decadenza Italiana. Anticonformista come pochi.
Ma troverà il seguito?
Certo. Nel 2025 uscirà il mio primo album. Ci sto già lavorando insieme alle date estive. Entrerò in studio verso la fine del 2024 per poi concluderlo verso la metà dell’anno nuovo. Stay tuned.