Mariné, nome d’arte di Alessio Marinelli, pubblica il nuovo singolo “Sorpreso Disincanto” che non è solo un brano d’amore, piuttosto di vita, non è solo un dipinto di pop main stream con questa voce che ai contorni tradisce del blues nero d’America. Quel richiamo alla Mengoni che sa tanto di soluzione internazionale come nei suoni disegnati dalla collaborazione di Alessandro Liccardo e arricchita dal sax di Alex Di Rocco. Insomma: uno spaccato di quel sentire quotidiano di cui è utile prendere coscienza.
Il pop è sicuramente un effige di qualità per noi italiani. Per te cosa rappresenta, da artista?
Il pop rappresenta per me un’opportunità straordinaria. È la possibilità di raggiungere un vasto pubblico in modo accessibile e di concedersi una gamma diversificata di temi e stili musicali senza essere confinati in strane barriere. L’esempio più emblematico di questa flessibilità è stato per me Michael Jackson, che ha dimostrato la sua versatilità incidendo brani di caratura soul, rock, blues, funky, disco e molti altri stili ancora. Considerato anche per questo motivo il re del pop, Jackson ha saputo mescolare abilmente e con gusto diverse tematiche e influenze musicali, creando un’arte unica che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica.
Nel titolo due parole importanti. Quasi un ossimoro se vuoi… la sorpresa e il disincanto. Perché?
Il titolo “Sorpreso Disincanto” è una sorta di ossimoro intenzionale che sono contento abbiate notato perché cattura perfettamente l’essenza del brano. Volevo mettere in evidenza l’esperienza quasi surreale che ho vissuto, in cui la sorpresa e il disincanto si sono intrecciati in modo inaspettato. Di solito, il disincanto in una relazione si manifesta gradualmente, ma in questa storia è accaduto qualcosa di diverso. Mi sono svegliato un giorno e ho improvvisamente realizzato che stavo facendo la cosa sbagliata, che la mia percezione della situazione era cambiata radicalmente. Questa illuminazione è arrivata all’improvviso, come una sorpresa inaspettata. Il titolo riflette perfettamente la complessità della mia esperienza e quindi del brano stesso.
Nella vita sei più sorpreso o ti stai lasciando andare al disincanto?
Probabilmente nessuna delle due. Sono una persona difficile da sorprendere, in quanto tendo a vedere il lato negativo delle cose anche quando non c’è motivo. Questo potrebbe far pensare che mi stia lasciando andare al disincanto, ma in realtà non è così. Mi descriverei piuttosto come un guerriero interiore. Amo intraprendere ogni giorno sfide con determinazione, anche quando queste sono autoimposte o i miei nemici sono solo nella mia mente, e nonostante tenda a vedere il lato oscuro della vita, l’affronto quotidianamente con obiettivi chiari e la determinazione di una battaglia.
E nei suoni? Che tipo di visione del futuro c’è?
La musica è sempre stata in costante evoluzione, e il futuro dei suoni rifletterà sicuramente questa tendenza. Ogni epoca porta con sé nuove influenze e tecnologie che mutano il panorama musicale. Oggi, con la predominanza del digitale, è evidente che la musica seguirà questa direzione, ma è importante considerare che la storia della musica è fatta di continui cicli, con elementi del passato che spesso ritornano in nuove forme. Molti, anzi troppi giovani di oggi purtroppo non sono interessati alla musica del passato, quindi credo (e mi auguro di sbagliare) che difficilmente la vedremo tornare alla ribalta. Ciò nonostante sono certo che elementi del passato continueranno ad influenzare la musica del futuro in modi imprevedibili e innovativi.
Un video? Come te lo sei immaginato? Coloratissimo penso io…
Mi piace questa domanda perché per la prima volta posso fare spoiler. Il video è stato già girato ed è quasi pronto per uscire. Non vedo l’ora di condividerlo! Sarà un’esplosione di colori, proprio come la copertina del singolo. Durante la produzione del brano ci siamo immersi in un’atmosfera piena di good-vibes, e abbiamo cercato di trasmettere lo stesso spirito nel videoclip. Ci saranno giochi di luce, un sole splendente e, da buon abruzzese, non potevo fare a meno di includere il mare.