Esce “Grimoire”, il nuovo disco a firma di Leo Seti, all’anagrafe Leo Baldi che tra Amsterdam, Londra e Arezzo sviluppa un elettro-pop davvero interessante, di ricerca e di evidente gusto ricco di attenzione su aspetti di glam… e qui la moda, l’arte accessoria, i video ufficiali che troviamo in rete, non sono solo un corredo ma anche e soprattutto un vero corpo narrante.

Quanta bellezza dentro il potere visionario di questo disco. Come sempre d’altronde pensando al lavoro di Leon Seti. Oggi con “Grimoire” si torna tanto alla terra… agli elementi dell’uomo, a quelli naturali… o sbaglio?
Non sbagli, la natura come culla e guaritrice é un po’ l’immagine principale del disco. Anche se non vuole essere un ritorno al passato, tutt’altro.

Anche il fantastico ha una sua connotazione e un suo ruolo preciso: eppure anche questo ha molto a che fare con l’uomo e la sua fragilità… o sbaglio?
L’ispirazione di folklore e mitologia dell’album non si sofferma troppo sulla fragilitá umana, vuole essere piucchealtro un richiamo allo stupore.

Quanto conta per te l’estetica del suono e della tua persona? Quanto è parte integrante della tua narrazione?
Beh é il cento di tutto. Esteticamente, a livello visivo e sonoro, volevo creare qualcosa di coeso e identificabile.

I vestiti di Leon Seti? Che poi si arricchiscono anche di oggetti a corredo niente male… anche questa è farina del tuo sacco?
Mi circondo di creativi continuamente, l’idea centrale é sempre mia, ma mi piace lasciarmi poi nelle mani di altri visionari, come Metaraph, creatore dei miei nosepieces, Chiara Lomarini, talentuosa fotografa e ormai mia complice da anni, e tutto il collettivo artistico l’Ulcera del signor Wilson.

Gli oggetti hanno un peso immaginifico e simboli assai importante. Nascono prima loro o prima il concetto di un brano?
Nasce prima sempre la musica per me.

Quanto ancora c’è da lavorare per avere una emancipazione? Quanto ancora vincono le maschere sul nostro vivere in società?
Per me non è una concezione negativa vivere di maschere. É solo il modo di esistere degli esseri umani.