Reduce dal primo premio al “My Italy Festival” di Winterthur, in Svizzera, la cantautrice Ida Elena (vincitrice di 22 premi internazionali tra cui best vocalist al Los Angeles Video Music Awards) torna con un nuovo singolo per l’estate. Dopo aver sperimentato mescolando musica pop e sonorità celtiche nei primi due album cantautorali, esplora adesso sonorità più calde e latine, fondendole con il pop italiano più contemporaneo. Il brano “Fr_ida” è un manifesto di affermazione femminile, che tramite la parafrasi delle parole della stessa Frida Kahlo, vede la vita attraverso gli occhi della cantautrice Ida Elena che viene ispirata dal lavoro della grande artista da sempre. La donna deve essere libera di sperimentare la vita in tutte le sue forme per viverla appieno.
Con “Fr_ida” hai voluto proporre un messaggio di indipendenza femminile incredibile: da cosa deriva questa scelta? Senti il dovere di spronare tutte le donne ad affermarsi?
La passione per il personaggio di Frida nasce grazie ad uno spettacolo a cui ho partecipato tempo fa e che mi ha fatto scoprire Frida non solo come artista e la sua storia personale mi ha molto ispirata. Frida ci insegna che le donne si debbano sentire libere di essere loro stesse. Tante donne si limitano semplicemente per la paura di essere giudicate o di essere fraintese e se lo dico è perché anche io ho avuto questa paura e continuo ad averla talvolta.
Dobbiamo, noi donne, essere libere di vivere la nostra esistenza senza vincoli, senza essere vessate da giudizi patriarcali o maschilisti. La nostra forza è nella nostra essenza.
Come mai il sesso femminile è sempre stato sovrastato dai giudizi sociali e dalle mentalità ottuse? Le nuove generazioni possono proporre un nuovo modello di donna, libera ed intraprendente?
“Le cose stanno cambiando. Spero che le conquiste di noi donne non si fermino ad una moda di tendenza o ad una facciata effimera. Noi donne dobbiamo ancora conquistare nel campo professionale e non, un posto degno, privo di vessazioni o vincoli.
L’ammirazione verso la figura di Frida Kahlo è nata da un evento particolare, all’interno della tua vita?
Come già spiegato, uno spettacolo teatrale a cui ho partecipato ha aperto le porte del mio cuore a quest’artista. In lei ho ritrovato l’amore per le farfalle, che cito sempre nelle mie canzoni, nel desiderio di essere compresa, in una storia personale costellata di sofferenza e difficoltà ma soprattutto la voglia di rivincita ed emancipazione.
Le sonorità di questo nuovo singolo hanno qualche rimando alla musica latina e si discostano dalla tua produzione. Da dove nasce la volontà di sperimentare qualcosa di nuovo?
Sono stata sempre attratta dal mondo del Nord e le sonorità esplorate sinora nella mia musica sono figlie di questa passione.
Ma, sebbene il Nord abbia sempre fatto breccia nel mio cuore io sono nata in Sicilia e le mie origini affondano nel Sud Italia. Crescendo ho imparato ad apprezzare maggiormente questo aspetto della mia personalità e lo zampino sicuramente proviene da mio padre che è stato apprezzato dal grande pubblico per la sua canzone, di chiaro sapore spagnoleggiante, “Esperanza d’Escobar”, che raccontava ironicamente il periodo in cui mia madre Fioretta Mari era incinta di me e non potevano “frequentarsi” (ride ndr) per lunghi periodi.
Oggi la mia femminilità più matura e più legata ad una consapevolezza maggiore cerca un sapore più “terreno” tipico della musica Latina.