Filippo PerbelliniFilippo Perbellini

Fare due chiacchiere con Filippo Perbellini è stato molto piacevole. Da poco l’artista ha pubblicato il singolo “Antistar”, un brano che è una ribellione verso i luoghi comuni, una battaglia contro le banalità, una sorta di ricerca per fare la differenza.

 

Ti ringraziamo per aver accolto l’invito di VipGlam, Filippo Perbellini. Raccontaci di come ha avuto inizio questo tuo percorso in ambito musicale e del sostegno avuto dalla famiglia?
Sono stato molto fortunato ad avere una famiglia che mi ha sempre supporto e sopportato. Hanno creduto in me in ogni occasione fin dall’inizio anche davanti alle prime difficoltà. Grazie per avermi dato un’educazione musicale solida e di qualità.

“Antistar” è il titolo del tuo ultimo singolo, un ritorno alle origini, alla tua lingua d’origine. Cosa puoi dirci a riguardo?
Antistar è un inno alla libertà. Dobbiamo allontanarci dagli atteggiamenti che ci costringono ad accettare le regole insopportabili di uno stile di vita troppo comune. Essere se stessi, fare quello che ci piace nella vita è la chiave per un vivere più sereno. #beanantistar

Una veste electro – neo soul per “Antistar”, un sentire differente ma quanto c’è realmente di autobiografico in questo pezzo?
Sì, uno stile completamente diverso dai miei ultimi lavori come “Almost Midnight”. Ho preso ispirazione da artisti come Kaytranada per il sound che è stato poi arrangiato dal produttore Andrea Cipria in arte “Sterocool”. Tutto il resto è al 100% autobiografico ed oggi rispecchia il mio momento di vita. Grazie anche a Federico Secondomè (autore) che mi ha supportato a scrivere il testo.

 

Una carriera, la tua, caratterizzata da collaborazioni importanti come quella con Neffa, Alex Britti, sino all’apertura di live importanti come il concerto di Paris Hilton e Craig David. Che ricordo porti con te da queste esperienze?
Ricordo tante emozioni, ore ed ore ad osservare questi artisti internazionali sono state utili per capire le dinamiche che si creano a quel livello. Osservare ed imparare dai grandi è la chiave per migliorarsi sempre.

Negli anni hai anche avuto modo di intrecciare il tuo percorso artistico con miti televisivi del calibro di Mike Bongiorno. Che ricordo hai di lui e quanto hai appreso da tale “esperienza”?
Mike era un grande, un genuino ed un grande uomo di spettacolo. Ci sono particolarmente affezionato poiché mi ha lanciato su Canale 5 per la prima volta.

Filippo, cosa puoi anticiparci sul tuo futuro artistico, nei limiti del possibile?
Ho ancora qualche brano in italiano da farvi ascoltare a breve termine, ancora non so come e quando… ma arriveranno! Poi ho in programma la registrazione di un disco Swing con una Big Band di 20 elementi con brani originali in inglese e cover del grande Frank Sinatra.