“Chi parla poco ha gli occhi che fanno rumore”, così si intitola il nuovo romanzo della giovane scrittrice romana Silvia Brindisi. Educatrice professionale di mestiere primario, ci parla del suo amore per la scrittura e di alcuni aspetti dell’ animo umano… 
Silvia, a una donzella che si chiamava come te il sommo poeta Giacomo Leopardi dedicò
una splendida e toccante composizione…Che rapporto hai con la poesia tu?
Sì, è indubbiamente una bella composizione e mi accompagnato dalle elementari fino alle superiori. È un onore avere il nome della protagonista di una poesia un poeta come Leopardi che è sempre anche stato il mio preferito. Mi piacciono molto le poesie da leggere trasmettono emozioni e sensazioni diverse da un normale libro.
Quali sono i tuoi poeti preferiti e perché?
In realtà non leggo molte poesie ma oltre a Leopardi apprezzo molto Baudelaire e Ungaretti .
Non hai mai pensato di scriverne qualcuna?
Sì, ci ho provato ma non fa per me perché le lunghezze dei versi non possono essere molto lunghe mentre a me invece piacere scrivere in modo scorrevole senza limiti.
Un poeta, così come uno scrittore, tende a mettersi a nudo quando scrive: sono quindi due
figure che amano mettersi costantemente in discussione e rivelarsi agli altri tramite l’Arte?
Certo : scrivere a prescindere da ciò che si vuole raccontare è una forma d ‘ arte che permette di farsi conoscere con le proprie capacità ma anche con le proprie emozioni ed opere. Non è sempre facile sapersi mettere in discussione ma penso sia molto importante per crescere sempre meglio e capire in che direzione si vuole andare.
Credi che chi scriva o comunque rivesta un ruolo artistico sia un esibizionista?
No essere un’ artista per me non vuol dire essere esibizionista! Tuttavia è bello vedere come è quanto un’ artista voglia far conoscere quella parte di sé oltre ai scritti.
Più in generale quanto è vivo l’esibizionismo oggi nel cuore dell’uomo e della donna?
Non lo so e sinceramente, penso sia molto soggettivo. È però da dire che a volte la nostra società non aiuta perché esaltando troppo l’esibizionismo di una persona si perde di vista cosa trasmette oltre l’apparenza.​
Credi che l’esibizionismo vada in qualche modo a braccetto con l’egoismo e l’egocentrismo?
Per me l ‘ esibizionismo va un po’ a braccetto con l’egoismo ma non per forza e sempre con l’egoismo. Bisogna saper distinguere queste cose.
E – al contrario – quando invece viene mettere al centro della propria vita il proprio ego quindi se stessi?
Non bisogna mai dimenticarsi di se stessi e di ciò che si vuole ottenere e migliorare nella propria vita. Questo non è egoismo è volersi bene , cercando la propria serenità senza dimenticarsi però degli altri.
intervista di Laura Gorini

Di VipGlam

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