Poveri eroi” è il nuovo singolo del poliedrico artista Nello Fiorillo con la straordinaria partecipazione della spagnola Dama, regina indiscussa della bachata che nel corso della sua carriera musicale ha raggiunto 157 mila ascoltatori su Spotify, oltre 22 milioni di streaming, 42 milioni di visualizzazioni su YouTube e più di 75 mila follower su Instagram. Il brano è sui principali stores digitali e dal 2 febbraio nelle radio in promozione nazionale.

Poveri eroi” era stato presentato al Festival di Sanremo 2024 dal cantautore napoletano insieme a Dama e nonostante l’esclusione, Nello ha deciso di far uscire lo stesso il singolo una settimana prima del Festival come “protesta” sperando che il messaggio contenuto nella canzone possa arrivare a più persone possibili. Produzione impeccabile dagli arrangiamenti attuali, di tendenza, che evidenziano una maturità artistica fuori dal comune, dettata dalle molte pubblicazioni negli anni e da innumerevoli live tra club e piazze dell’artista campano. È un brano fortemente autobiografico e racconta tutti gli ostacoli del mondo musicale e discografico.

Ricordi il tuo primo concerto e cosa hai provato?

Pensa che proprio quest’anno decadono 20 anni da quel giorno eppure sembra ieri, da quel giorno non ho mai smesso di fare di musica, e tutto quello che sognavo di fare è stato fatto.

Qual è il luogo più importante per te dove ti sei esibito?

La musica mi ha permesso di girare l’Europa, ci sono tantissimi posti importanti e prestigiosi, ne dimenticherei sicuramente qualcuno… adesso mi verrebbe in mente l’antoniano di Bologna

Se non avessi fatto il cantante cosa ti sarebbe piaciuto fare in alternativa?

Le altre mie passioni sono sempre state il teatro, il calcio e la politica.

La tua fonte di ispirazione costante sin dall’inizio della tua carriera?

Passavo le mie giornate chiuso in camera, o nell’auto di mio papà ad ascoltare musica, e cercavo di imparare.

Poveri eroi al pubblico dell’Ariston è piaciuta. Però è stata esclusa, cosa ti ha lasciato questa esperienza.

Il calore della gente, degli addetti ai lavori e la solidarietà di tanti illustri colleghi mi hanno riempito d’orgoglio.