Il rock che prende le distanze dall’irruenza di una rivoluzione. Forse più di questo dovremmo parlare di resilienza o di quel lasciar andare che sempre concede visioni altre alla vita. Sono gli IFAD che tornano in radio con un singolo come “A caduta libera” prodotto da LIFT Records e ricco dei suoni firmati da Fabio Ferraboschi e del suo Busker Studio. Ci avviciniamo oltre le invettive glam di uno stile ampiamente consacrato.

In genere al rock richiediamo sempre un grande potere deduttivo. Per voi c’è eros in questo modo di pensare al suono e alla forma canzone?

In questo momento della nostra vita artistica ci concentriamo maggiormente sulla struttura e sulla riflessione quando creiamo musica, anziché su un approccio deduttivo o istintivo.

Un video quindi come lo pensereste?

Il video, mette in risalto il tema del sogno ricorrente di cadere o essere spinto in basso. Il protagonista compie una serie di azioni che lo conducono a un luogo specifico, mentre il senso di caduta o di essere sospinto verso il basso è un elemento dominante nel racconto visivo. Il finale rimane un mistero fino alla sua prossima uscita, che è prevista a breve.

Perché con questo singolo parlate di rinascita e rivoluzione?

Questo brano rappresenta una sorta di rinascita perché segna il nostro ritorno dopo un periodo che possiamo definire poco produttivo, influenzato da vari fattori tra cui la situazione legata al covid. Quindi, per noi, questo singolo rappresenta un nuovo inizio, una nuova energia e determinazione nel nostro percorso musicale.

Incubi e sogni: due facce della stessa medaglia?

Assolutamente, gli incubi e i sogni sono due facce della stessa medaglia anche per noi come rock band. Come musicisti, traiamo spesso ispirazione sia dai momenti oscuri che dai momenti luminosi della vita, e questo ci permette di creare musica che rispecchia noi stessi.

In copertina: le mani tirano una corda o la stringono per non cadere?

Le mani stringono disperatamente la corda che sta per spezzarsi, ma che finora ha resistito. Questa immagine simbolizza le difficoltà quotidiane che affrontiamo, il senso di lotta e la determinazione nel tenere duro nonostante le sfide.