Si intitola “Il mio giorno migliore” il nuovo singolo di ELSI al secolo Gelsomina Varletta. Lasciar andare il passato, riscoprirsi, mettersi a nudo e l’accettazione che ne consegue… ogni dettaglio è il vero centro di un giorno migliore, importante. La verità è un nodo scomodo da sciogliere… il tutto suona pop, digitale, niente di nuovo certamente, personalità che ha urgenza di uscire…

Rinascita… secondo te da dove si comincia per rinascere?
Bisogna partire da sé, da ciò che ti fa stare bene. Le passioni, gli affetti, ti aiutano, ma per poter rinascere devi ritrovare te stesso.

È qualcosa di naturale o qualcosa che si deve volere e programmare?
Non è facile dare una risposta secca in questo caso. Programmarlo no è impossibile, per quanto tu possa pensarlo e sperarci ma devi volerlo davvero; e poi c’è bisogno di tempo.

Qual è stato il tuo giorno migliore in fondo?
Come dice il mio brano “sto ancora aspettando il mio giorno migliore”. No scherzo, la vita è piena di giorni ricchi di emozioni e tanti traguardi. Bisogna apprezzare ciò che abbiamo e quando incontriamo un ostacolo bisogna sempre pensare che “domani” sarà migliore.

E da un brano pop di simile forza, perché una copertina così “spenta” di grigi?
Sto per svelare un segreto. La copertina del brano fino a una settimana prima dell’uscita non doveva essere quella. Era già tutto pronto, poi ho fatto delle foto e mentre le riguardavo ho rivisto il mio brano proprio in quella. Riuscire a sentirmi libera di esprimere ciò che sento mista al grigiore che ho attraversato, sognando ad occhi chiusi.

Dalle foto di copertina: che rapporto hai con il corpo e le sue maschere?
Io sto bene col mio corpo, consapevole che le imperfezioni fanno parte di noi. Ma non giudicare mai un libro dalla copertina; da una foto potrebbe trasparire ciò che in realtà non è.