Dal titolo non si scappa e si svelano le carte: “Fai che accada” non è solo un disco ma anche custode di un messaggio oserei definirlo “buddhista” dentro cui il qui ed ora è misura di quanto siamo noi gli unici artefici della bellezza e dell’esistenza che conduciamo. La forma canzone di Biagio Accardi trova ancora una volta una valenza che abbandona il tracciato dell’intrattenimento o di qualsiasi altro tipo di impegno e cerca invece il cuore non più ego-centrico della primigenia condizione umana. Il tutto dentro un suono raffinato, di strumenti che arrivano dalla terra e non dalle macchine. C’è un mondo estetico e spirituale dietro: muovetevi verso con quel senso di abbandono.

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Forma e bellezza… due discipline distinte oppure sarebbe meglio dire forma è bellezza?
La forma per Platone è la parte più profonda; l’essenza delle cose, e la bellezza si può dire che sta proprio nelle piccole cose, appunto nell’essenziale.

La spiritualità di questo disco, la ritualità quanto si nutre di bellezza e quanto di forma?
Ho pensato a questo disco come ad una preghiera o un mantra se si preferisce, oppure la supplica di recuperare la saggezza e tornare ad inebriarci dinanzi la bellezza, e che tutto questo avvenga prima nel proprio immaginario e facendolo diventare un atteggiamento mentale diffuso. Non siamo solo collegati con il Tutto ma siamo il Tutto.

E in definitiva, questi concetti come lil hai poi tradotti nel suono?
Attraverso l’equilibrio degli elementi: L’intreccio tra melodia, armonia e ritmo.

Dunque ritieni vera la politica del “volere è potere”? Oppure: come dobbiamo per davvero leggerlo questo titolo?
“Fai che accada” vuole anche sottolineare il potere delle vibrazioni: il pensiero è vibrazione e può modificare lo stato delle cose. Noi siamo ciò che pensiamo.

Parlando della dimensione discografica tout court: questo lavoro i scritture, di canzoni, che ruolo e che posto pensi debbano prendersi?
Credo che la musica, per l’intrinseco potere magico, trovi da sé il canale per arrivare ai giusti ascoltatori. Basta farla fluire.