A proposito di baci rubati!

di Annalisa Lo Monaco

Rubiales (rattamente sospeso per 90 giorni) sull’onda dell’entusiasmo per aver vinto il Mondiale bacia, senza il consenso della controparte, la signorina Hermoso sulla bocca!


In Spagna non c’é differenza fra abuso e stupro e se, la suddetta signorina dovesse ritenere di essere stata abusata per cui decidesse di denunciare l’abusatore, questo rischierebbe da uno a quattro anni di detenzione.

Come direbbe mio nonno, classe 1895, il mondo si è rovesciato!

Leggiamo con orrore stupratori impazzare sui media, vittime messe alla gogna. Donne uccise nonostante denunce fatte e mai prese sul serio…e poi il suddetto episodio che occupa pagine di quotidiani e smuove l’indignazione di giovani donne.

Noi, donne del secolo scorso, siamo uscite indenni e per nulla traumatizzate da: pacche sul sedere da parte di compagni di gioco, trecce e capelli tirati, gonne alzate per guardarci le mutande (i pantaloni non facevano parte del nostro guardaroba), agguati all’improvviso per prendersi qualche licenza e così via.
Questi episodi hanno sempre fatto parte della normale evoluzione e crescita con conseguente distinzione fra maschile e femminile. Abbiamo, noi ragazze del secolo scorso, imparato a difenderci e anche bene, dai nostri invadenti ed esuberanti amichetti.

I maschi dell’epoca impararono, a spese loro, che fare i prepotenti con le femmine non era cosa buona, in quanto i dispetti subiti venivano restituiti con tanto di interessi e in modo molto più sottile.

La vera violenza, il vero abuso è altro. Bisogna insegnare a riconoscerlo sia alle donne ma anche agli uomini. Inizia con la mancanza di rispetto e con aggressioni inizialmente solo verbali. Con la sistematica demolizione dell’autostima, con lo svilimento della persona.

Da questo bisogna guardarsi! Ma per piacere ridimensioniamo tutta la vicenda e diamo invece spazio e ascolto ad azioni sostanzialmente e pericolosamente prevedibili!